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Carpi, sconfitta che brucia: a Perugia decidono i... rigori


	Saporetti ha fallito il rigore dell'1-1
Saporetti ha fallito il rigore dell'1-1

Biancorossi in emergenza puniti al Curi dal penalty di Lisi, mentre Saporetti si fa ipnotizzare da Gemello. Gli umbri effettuano il sorpasso e si portano in zona playoff

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PERUGIA. Un Carpi martoriato da infortuni e acciacchi stagionali lascia il “Curi” senza punti, carico di rimpianti e con l'amaro in bocca. Dopo un primo tempo trascorso in trincea, a resistere a un Perugia monotono e sterile, la squadra di Serpini si ritrova nella ripresa a inseguire uno svantaggio fulmineo: un rigore trasformato da Lisi dopo appena pochi secondi dal rientro in campo. Da lì in avanti, la gara diventa una sequela di occasioni mancate e proteste frustrate. I biancorossi reclamano con veemenza un paio di penalty, si divorano un gol clamoroso e, quando il destino sembra offrire loro la chance di redenzione dagli undici metri, Saporetti sciupa tutto a una decina di minuti dalla fine, mandando in frantumi le residue speranze di rimonta di una trasferta che si era aperta all’insegna dell’emergenza più totale. A peggiorare un quadro già desolante, era arrivata in mattinata l’esclusione di Cortesi, influenzato, dall'elenco dei convocati a vantaggio del giovane Michael Petito, attaccante classe 2006 proveniente dalla Primavera.

Primo tempo in trincea

Il Carpi si concentra sin dall’inizio al contenimento, rinunciando di fatto a costruire trame offensive degne di nota. A facilitarne il compito è un Perugia spento, povero di fantasia in manovra, salvo per le fiammate dell’ex Matos. Quest’ultimo, costringe prima Verza e poi Zagnoni al cartellino giallo. Ai due si aggiunge presto Cecotti non appena Serpini lo sposta sulla stessa corsia dopo 20 minuti di gioco. I padroni di casa sono realmente pericolosi solo sui calci d’angolo con un gol annullato a Torrasi per posizione irregolare di Giunti, giudicato sulla traiettoria del portiere, e per un tentativo di girata di Montevago che sbuccia senza ingannare Sorzi. Il primo tempo si trascina fino al termine senza altri sussulti e con qualche sommesso fischio che piove dagli spalti, deluso dalla scarsa vena dei grifoni.

Ripresa: tutto su rigore

Al rientro dagli spogliatoi, mister Serpini sostituisce l’ammonito Verza con Calanca ma il piano tattico si sbriciola al primo affondo del Perugia. Trascorrono appena 30 secondi quando Lisi si avventa sulla corta respinta di Sorzi su Di Maggio e viene chiuso nella morsa tra il portiere e Amayah: l’arbitro indica il dischetto e Lisi spiazza Sorzi portando avanti i suoi. Da questo momento la partita cambia volto. Gli ospiti premono con rabbia, caricando a testa bassa. Protestano per un contatto su Cecotti e falliscono il pari con Calanca che centra Gemello a due passi dalla porta. Al 79’, lo tesso Calanca penetra in area e viene steso da Mezzoni: un intervento scomposto che costa al difensore il secondo giallo e l’espulsione. Dal dischetto si presenta Saporetti, ma il suo tiro è lento e centrale, facile preda per Gemello, che si erge a eroe di giornata respingendo anche il tentativo successivo dello stesso attaccante. Con l’uomo in più, il Carpi si riversa in avanti ma la porta del Perugia sembra stregata anche all’85’ quando Zagnoni svetta su tutti e colpisce di testa con forza, ma Gemello si supera ancora, deviando il pallone oltre la traversa.
Finisce con il Perugia che tira un sospiro di sollievo, mentre il Carpi lascia il campo con il sapore amaro di un’occasione sfumata. l