Gazzetta di Modena

Via Panciroli

Crowdfunding della gelateria inclusiva: «Aiutateci a comprare un furgoncino per portare il gelato in sagre e feste»

Nicolò Valli
Crowdfunding della gelateria inclusiva: «Aiutateci a comprare un furgoncino per portare il gelato in sagre e feste»

“La Spatolata” è stata aperta da Filippo, paraplegico dopo un incindente, e la moglie Nicole. Ci lavorano cinque ragazzi speciali e ora è partito questo nuovo progetto

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Reggio Emilia Filippo aveva 17 anni e tanti sogni davanti a sé quando un incidente stradale lo ha reso paraplegico. Nicole viveva in America e si occupava in ospedale delle cure terapeutiche ai disabili attraverso il gioco e altre forme culturali e di intrattenimento. La vita li ha fatti incontrare, cambiando di fatto il loro percorso. Dopo essersi conosciuti in Usa, Nicole ha deciso di trasferirsi a Reggio Emilia, si è sposata con Filippo, ex nuotatore paralimpico, e dal loro amore è nata, esattamente un anno fa, la gelateria Spatolata, in via Panciroli. Un locale tra piazzale Fiume e Corso Garibaldi dove, come scritto sull’insegna esterna, «il gelato è fatto con passione» ed è una vera e propria arte. Il nome richiama appunto la lavorazione del gelato come un vero e proprio pennello a spatola.

Alla Spatolata, grazie all’incentivo economico della Regione Emilia Romagna, lavorano al momento cinque ragazzi speciali: si chiamano Matteo, Richi, Cristian, Alessandro e Sara, fanno parte della cooperativa reggiana Coress e vengono affiancati dai due titolari nelle mansioni richieste. Filippo e Nicole hanno deciso di dare interessanti opportunità a persone con disabilità, ma ora vogliono di più: «Questo primo anno è andato alla grande e i ragazzi si occupano di tutto, dalla consegna del cono o coppetta al cliente alle pulizie – dicono marito e moglie –. Ora ci piacerebbe fare un passo in più: questi giovani sono sempre alla Spatolata ma per essere davvero inseriti nel tessuto sociale della città hanno bisogno di uscire, di andare altrove. Per questo chiediamo alla città di aiutarci con una raccolta fondi destinata all’acquisto di un furgoncino Piaggio con tanto di servizi annessi».

La piattaforma scelta sul web si chiama “Produzioni dal Basso” e al momento sono stati raccolti 860 euro. «Ce ne servono 75mila – dicono Filippo e Nicole–. Non sappiamo se ci arriveremo mai, è un sogno, però basterebbe il sostegno di qualche azienda importante. Il ritorno di immagine ed economico, tra l’altro, sarebbe garantito, poiché coi nostri colleghi speciali e con il nostro furgoncino ci inseriremmo all’interno di sagre, fiere, eventi e convegni organizzate dalle stesse realtà proponendo un catering gratuito. Questi ragazzi hanno bisogno di stimoli, soprattutto in estate in cui con la chiusura delle scuole e il caldo torrido non c’è da queste parti un numero elevatissimo di clienti; per loro sarebbe una grandissima opportunità». Una storia simile a PizzAut, il ristorante in cui lavorano persone autistiche in Lombardia e che è riuscito a farsi conoscere anche dal papa e dai parlamentari europei: «Ho intenzione di andarli a trovare. Chissà – concludono – magari in nome dell’inclusione nasce qualcosa di ancora più bello». l © RIPRODUZIONE RISERVATA