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Il caso

Morte di Alex Bonucchi in Algeria: «La folgorazione non è credibile, fu picchiato da un militare dei servizi segreti russi»

di Serena Arbizzi
Morte di Alex Bonucchi in Algeria: «La folgorazione non è credibile, fu picchiato da un militare dei servizi segreti russi»

Il criminologo Michel Emi Maritato è il superconsulente a cui si è affidata la famiglia del 25enne modenese per cercare la verità: «I segni sul corpo sono incompatibili con la versione fornita dall’istituto di medicina legale algerino». L’appello al ministro Tajani: «Rivogliamo gli organi del ragazzo»

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MODENA. «Non è credibile che Alex Bonucchi sia morto fulminato. Piuttosto, il suo corpo riporta i segni di una colluttazione». Potrebbe rivelarsi una svolta importante per avere verità e giustizia sulla morte di Alex Bonucchi, il 25enne modenese, molto conosciuto anche nel Reggiano, dove aveva allenato nel Rolo calcio ed era dipendente della Sacmi di Salvaterra.

La tragedia

Alex, il 4 gennaio 2021, si trovava a Boumerdès, in Algeria, in qualità di tecnico dell’azienda. L’istituto di medicina legale algerino ha diffuso la versione ufficiale secondo cui il giovane morì folgorato dopo aver toccato un cavo scoperto, una volta uscito dalla piscina dell’hotel e non sono mai stati individuati responsabili. Ma ci sono tante, troppe, incongruenze: la famiglia non si è mai stancata di rivolgere appelli alle più alte cariche istituzionali per chiedere che emerga la verità e ha incaricato come superconsulente, il crimonologo Michel Emi Maritato.

Il superconsulente

«Secondo l’istituto di medicina legale algerino, una volta uscito dalla piscina, Alex appoggia la mano sul muro dove c’era un filo scoperto e si folgora con la corrente a 12 volt: una potenza che però non viene giudicata pericolosa per l’uomo, tanto che la ritroviamo in videogame, tv e trasformatori dei cellulari – argomenta Maritato –. Ci chiediamo, inoltre, perché non sia stato chiuso l’albergo, che, è evidente, non aveva dispositivi di sicurezza consoni? Metti pure per assurdo che quell’hotel servisse, in un Paese povero, a dare lavoro a tante persone, ma di questo non può farne le spese la famiglia di Alex».

Tutti i dubbi sulla morte

«Ancora – continua – il corpo viene trovato in acqua, elemento conduttore per eccellenza della corrente: sotto scossa e con la caduta in acqua, il corpo sarebbe stato restituito carbonizzato. Il corpo presenta due cicatrici, sulla mano e sul piede, il setto nasale rotto e l’occhio nero. Secondo la versione ufficiale il setto nasale si è rotto cadendo in acqua e sbattendo la testa frontalmente sul bordo della piscina, rimanendo con le gambe in acqua. Ma sulla base della criminalistica, tale versione evidenzia più falsi. Un corpo che cade in acqua non ha la faccia in avanti, ma indietro e fa il famoso morto a galla. Ma mettiamo anche sia caduto faccia in avanti, perché ha soltanto un occhio nero di striscio e il setto nasale rotto esattamente nel punto in cui l’occhio è nero? Quella non è una caduta frontale dal ciglio della piscina, ma quanto potrebbe essere avvenuto è una colluttazione con un militare russo appartenente, sembra, ai servizi segreti russi in missione per un’esercitazione nell’hotel. Ci chiediamo, dunque – passa in rassegna l’esperto – se Alex potesse aver visto qualcosa e possa essere stato ucciso per poi mettere in scena la folgorazione. Il corpo ha tutti i segni di una colluttazione e, altro aspetto importante, uno dei testimoni ha cambiato versione durante il processo rispetto a quanto dichiarato inizialmente alla polizia».

L’appello al ministro Tajani

Con la famiglia, Maritato, intenzionato a portare il caso alla Corte europea, rivolge un appello al ministro Antonio Tajani: «È un appello professionale e personale: questo ragazzo è stato restituito alla famiglia senza gli organi interni. Ci dicano dove sono sepolti, così che se la mamma vuole andare a prenderli, lo possa fare».

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