Ubriaco investì ai 100 all'ora Matteo Cassola e lo uccise: condannato a 4 anni
Il 20enne di Castelfranco era in vacanza a Gallipoli con un amico, rimasto ferito: l'automobilista aveva un tasso alcolico di 1,24
CASTELFRANCO. Condannato a 4 anni e un mese di reclusione per aver investito e ucciso il ventenne castelfranchese Matteo Cassola che stava tornando a casa in bicicletta, dopo aver festeggiato in un locale di Gallipoli insieme ad alcuni amici. È la condanna inflitta ieri dal tribunale di Lecce al 43enne di Melissano (provincia di Lecce), imputato di omicidio stradale. Per lui anche «l’interdizione dai pubblici uffici» per 5 anni e la condanna al risarcimento del danno da «liquidarsi in separato giudizio».
La famiglia del ragazzo è assistita da Giesse, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada, che ha seguito il processo penale tramite il suo legale fiduciario.
«I genitori stanno vivendo ancora un dolore fortissimo: Matteo, infatti, era il loro unico figlio e aveva appena cominciato l’università. Aveva un’intera vita davanti a sé – spiega Michele De Bona, responsabile della sede Giesse a Modena – Dal punto di vista professionale, tuttavia, non possiamo che accogliere favorevolmente quanto deciso dal giudice poiché, all’inizio del processo, era stata avanzata dalla difesa un’istanza di patteggiamento ad appena due anni di reclusione. Una richiesta incomprensibile dal momento che l’automobilista, oltre ad avere un tasso alcolemico di 1,24, viaggiava ad una velocità di circa 105 chilometri orari in una strada dove il limite è di 50 chilometri orari. Grazie anche alle obiezioni del nostro legale fiduciario, il giudice aveva rifiutato e, alla fine, l’automobilista era stato rinviato a giudizio. Nell’udienza preliminare di ieri la condanna è stata superiore anche alla richiesta del pubblico ministero, pari a 3 anni di reclusione. Ora aspetteremo di leggere le motivazioni per le quali ci vorranno circa 60 giorni».
L’incidente risale alla notte del primo agosto 2021. Matteo Cassola stava tornando a casa in bicicletta, insieme ad un suo amico rimasto ferito. Si trovavano ancora nell’area vicino all’ingresso del locale, dove erano stati tutta la sera, che è illuminata dall’insegna “First”. Il 43enne arrivò con l’auto ad oltre 100 chilometri orari e investì i due ragazzi. Matteo morì sul colpo, mentre il suo migliore amico riportò delle ferite a un braccio.
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