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La sentenza

Patteggia 1 anno e 8 mesi per lo schianto sulla Nuova Estense in cui morì Giorgio Masetti

di Daniele Montanari
Patteggia 1 anno e 8 mesi per lo schianto sulla Nuova Estense in cui morì Giorgio Masetti

Il 41enne di Pavullo perse la vita sotto gli occhi della moglie e delle figlie di 6 anni nell'incidente del 13 gennaio 2023

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PAVULLO. Ha patteggiato un anno e otto mesi di carcere il 47enne pavullese S.M. che il 13 gennaio 2023 causò il terribile incidente sull’Estense che costò la vita al 41enne Giorgio Masetti, alla guida della macchina in cui erano a bordo anche sua moglie 42enne e le loro due gemelline di 6 anni. Morì sotto ai loro occhi, in una tragedia che ebbe un impatto emotivo fortissimo sulla comunità.
La sentenza è stata emessa ieri mattina: un patteggiamento a un anno e otto mesi per omicidio stradale avallato dal giudice dopo che era stato concordato dalla difesa del 47enne (avvocati Enrico Fontana e Riccardo Capacci) con il pm. Una pena contenuta, si potrebbe pensare, di fronte alla vastità della tragedia di una famiglia devastata e di due bimbe costrette a crescere senza il loro papà.
Ma è stata determinata in questi termini a fronte di una serie di fattori. Intanto i risarcimenti effettuati dall’assicurazione del 47enne nei confronti dei parenti di Masetti, che si sono costituiti parte civile: da una parte la moglie e le figlie di Masetti (avvocato Roberto Mariani) e dall’altra l’anziana madre (Rodolfo Tebaldi). L’avvenuto risarcimento a tutte le parti (che hanno quindi ritirato le costituzioni) è stato considerato dal giudice equivalente alle aggravanti. L’altro aspetto fondamentale è una consulenza tecnica che ha escluso che il 47enne fosse alla guida sotto effetto di stupefacenti, come era stato ipotizzato in un primo momento.
Da qui la pena “leggera”, che essendo sotto i due anni è stata sospesa. «È l’esito migliore che ci si poteva attendere per una vicenda complicata e drammatica – sottolinea l’avvocato Fontana – il mio assistito resta fortemente traumatizzato dall’accaduto, anche perché non riesce tuttora a capire cosa ha causato la sua perdita di controllo del suv, e quindi l’incidente. Tornava a casa al termine di una giornata di lavoro, era assolutamente tranquillo e completamente padrone di sé. Non ricorda nulla del sinistro: ha perso i sensi e si è risvegliato a incidente avvenuto, senza alcuna memoria della dinamica, che resta per lui inspiegabile».
L’avvenuta invasione di corsia da parte del suv è un elemento emerso oggettivamente dalle perizie tecniche. L’incidente si verificò alle 16.45: Masetti stava scendendo verso la pianura con la sua Skoda con la livrea da ammiraglia da ciclismo quando nel tratto di Serra nei pressi del bivio per Valle si trovò di fronte il suv Opel GrandLand X del 47enne che aveva invaso la corsia opposta (40 giorni di prognosi per lui). Lo scontro frontale fu spaventoso: la Skoda si ribaltò a lato strada e per Masetti non ci fu nulla da fare. Ferite la moglie e le gemelline, ma fuori pericolo: Masetti riuscì a risparmiare loro le conseguenze più gravi dell’impatto. Lo choc però fu fortissimo: improvvisamente si ritrovarono senza il capofamiglia. La comunità si mobilitò subito con iniziative solidali, con in prima linea le aziende Mecof e Vis Hydraulics per cui Masetti lavorava. A lui, grande appassionato di ciclismo, lo scorso 8 settembre è stato dedicato il grande ritorno della Modena-Pavullo per gli Juniores: il 1° Memorial Giorgio Masetti.