Gazzetta di Modena

Il caso

Si denuda e diventa violento, situazione difficile a Cento

Annarita Bova
Si denuda e diventa violento, situazione difficile a Cento

E la Lega affonda: «Il sindaco deve prendere delle decisioni»

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Cento «Da mesi i cittadini e i commercianti che abitano in centro a Cento, sono costretti a convivere con un individuo che, impunemente, commette reati e disturba la quiete pubblica». La situazione ha spinto la Lega a intervenire con un duro attacco all’amministrazione comunale «guidata dal sindaco Edoardo Accorsi e dal Partito Democratico», accusati «di inazione e di scaricare le responsabilità sul governo nazionale», come spiega il segretario comunale della Lega, Luca Cardi.

Ma perché è così difficile intervenire? Le forze dell’ordine, carabinieri e polizia locale, più volte hanno fermato l’uomo, che è stato anche denunciato. Ma dopo poche ore lo stesso era nuovamente in strada, così come è accaduto giovedì. La situazione è molto delicata e richiede una serie di passaggi, perché comunque si tratta di una persona con evidenti problemi psichici. Il primo cittadino, con provvedimento motivato, potrebbe richiedere un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) nella sua qualità di autorità sanitaria ma si devono verificare le condizioni per poterlo fare. Nessuno può essere sottoposto a visite mediche o a ricovero ospedaliero contro la sua volontà ed è per questo che il procedimento è rigidissimo nei suoi passaggi: il Tso viene disposto con provvedimento del sindaco su proposta motivata di un medico, convalidata dalla Asl. Le particolari procedure amministrative inerenti il Tso sono svolte direttamente dai servizi competenti. Il trattamento obbligatorio ospedaliero si effettua non solo sulla base della gravità del caso, ma quando oltre alla gravità sussiste il rifiuto alle cure e non vi è possibilità di attuarle in ambito extra ospedaliero. A tutela della persona il Tso non può essere superiore ai sette giorni.

Insomma, nel caso specifico Accorsi non può decidere da solo come muoversi e cosa fare perché occorre appunto parere medico.

Secondo la Lega però «i cittadini di Cento meritano risposte concrete, non scuse. Non è normale che il centro storico sia ostaggio di un personaggio che va in giro a denudarsi, questa volta addirittura armato di coltello. Secondo il sindaco “è evidente che esiste un tema di normativa nazionale carente per gestire queste situazioni”: da un lato mi fa piacere che anche il sindaco Accorsi confermi come il Pd in tutti gli anni in cui è stato al Governo non abbia fatto nulla per migliorare la sicurezza nelle nostre città, dall’altro non capisco però a questo punto perché continui ad amministrare questa città tenendo il Pd in maggioranza, visto che tutt’oggi i suoi esponenti continuano ad opporsi ad ogni tipo di riforma sulla sicurezza». «L’ho detto e lo ribadisco - le parole di Accorsi nei giorni scorsi -, non faremo un passo indietro e non permetteremo a nessuno di alterare gli equilibri e i valori di una civile convivenza della nostra città. Ringrazio nuovamente Polizia locale, carabinieri e personale del 118 per il loro prezioso intervento». Giovedì sera l’uomo ha iniziato a denudarsi davanti ad alcuni locali e invitato a smetterla, ha puntato un coltello al collo di uno degli imprenditori intervenuti. «Non possiamo aspettare che succeda qualcosa di molto più grave», la richiesta dei commercianti. l

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