Gazzetta di Modena

Lo spettacolo

Il radiocronista Francesco Repice al teatro Michelangelo con "Le voci degli eroi"

di Nicola Calicchio
Il radiocronista Francesco Repice al teatro Michelangelo con "Le voci degli eroi"

La celebre voce di Rai Radio 1 (domani, venerdì 10 gennaio alle 21) racconta racconta i cronisti che sono entrati nel cuore degli spettatori: Nicolò Carosio, Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Tito Stagno, Victor Hugo Morales, Paolo Valenti

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MODENA. “La Voce degli Eroi”, storie di grandi imprese dello sport e dei cronisti che le hanno raccontate, è uno spettacolo con Francesco Repice, per la regia di Matteo Corfiati, che andrà in scena domani, venerdì 10 gennaio, alle 21, al teatro Michelangelo di Modena. Avere la capacità di raccontare è una dote che viene data quasi per scontata. Saper generare immagini nella mente delle persone, partendo semplicemente dalle parole, è qualcosa che in pochi sono in grado di fare.

Il "principe" dei radiocronisti

Essere il radiocronista italiano più importante, quello che racconta i principali eventi calcistici sulle onde della Rai, è invece il ruolo che ha da tanti anni un solo uomo: Francesco Repice. Il giornalista, che nella sua trentennale carriera in Rai davanti ad un microfono, oltre a decine di anticipi e posticipi di serie A nella trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”, ha raccontato in radio anche la finale dei Campionati europei vinta nel 2021 dall’Italia, l’ultima partita di Alessandro Del Piero con la maglia della Juventus e di Francesco Totti con la Roma. Francesco Repice, il principe dei radiocronisti italiani, racconta i cronisti che sono entrati nel cuore degli spettatori: Nicolò Carosio, Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Tito Stagno, Victor Hugo Morales, Paolo Valenti. Una narrazione che intreccia episodi indelebili della Storia con le vicende umane di chi le ha raccontate. Gli eroi, i personaggi e i campioni vengono raccontati da sempre in molti modi, con tante declinazioni, in varie chiavi.

L'intervista

«Sono loro ad aver scritto fulgide pagine di Storia, ognuno nel proprio campo, dalla scienza allo sport – ha sottolineato Repice in una intervista – Momenti indimenticabili ed emozionanti che fanno parte del tessuto culturale di una nazione. La Storia moderna è piena di campioni ed eroi. A renderli immortali, però, non sono state soltanto le loro imprese ma anche le voci che le hanno raccontate. Quelle che le hanno portate nelle case di tutti gli italiani attraverso la radio prima e la tv poi: perchè ognuno di noi ricorda i grandi eventi anche per le parole che li hanno accompagnate, alla radio o in televisione”. Il suo spettacolo teatrale è un omaggio ai grandi radiocronisti del passato. Ma quali sono stati i modelli di Francesco Repice? «Ne ho avuto tanti. Ho avuto modo di lavorare e conoscere anche il lato umano di Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Bruno Gentili e Alfredo Provenzali, che hanno fatto la storia in Italia del mestiere di radiocronista. Sono stato molto ispirato anche dall’America Latina, in particolare dall’Argentina e da una persona che ha significato molto nel mio modo di raccontare le partite di calcio. Sto parlando di Victor Hugo Morales, giornalista, scrittore e saggista, ma soprattutto l’autore della celebre telecronaca del gol del secolo di Maradona all’Inghilterra nei Mondiali del 1986».