Gazzetta di Modena

Lo spettacolo

Geppi Cucciari in scena al teatro Carani di Sassuolo


	Geppi Cucciari sarà in scena al Teatro Carani di Sassuolo per due sere
Geppi Cucciari sarà in scena al Teatro Carani di Sassuolo per due sere

Stasera e domani doppio appuntamento con “Perfetta”, monologo in cui l’artista racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile

3 MINUTI DI LETTURA





SASSUOLO. Arriva al teatro Carani di Sassuolo Geppi Cucciari con una doppia replica, questa sera e domani sera con inizio alle 21, del suo spettacolo dal titolo “Perfetta”.

Lo spettacolo

Si tratta un monologo teatrale in cui Geppi Cucciari racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Una donna che conduce una vita regolare, scandita da abitudini che si ripetono ogni giorno, e che come tutti noi lotta nel mondo. Ma è una donna, e il suo corpo è una macchina faticosa e perfetta che la costringe a dei cicli, di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli. “Perfetta” è la radiografia sociale ed emotiva, fisica, di 28 comici e disperati giorni della sua vita.

La protagonista

La protagonista assoluta è Geppi Cucciari, per la prima volta alle prese con toni che non prediligono unicamente la comicità, ma si avventurano con profondità in sfumature anche più malinconiche e drammatiche. Sul palco interpreta una venditrice d’automobili, moglie e madre, che conduce una vita regolare nella quale trovano posto il lavoro, la famiglia, gli impegni e moltissime responsabilità. Il racconto analizza i martedì di quattro settimane differenti, giornate identiche nei ritmi ma diverse nella percezione: a causa delle variazioni delle quattro fasi del ciclo, cambiano gli stati d’animo, le reazioni, le emozioni e gli umori della protagonista.

Le parole di Geppi

«Lavoro, famiglia, tempo libero assumono sembianze diverse e sicuramente il ciclo femminile ha un ruolo in questa varietà. – ha raccontato dello spettacolo Cucciari – Perfetta indaga su questi cambiamenti, ci ragiona sopra con ironia e leggerezza ma anche con delle valutazioni più profonde». E a chi obietta su uno spettacolo di fatto che guarda al pubblico femminile l’attrice ha replicato: «Proprio uno spettacolo che parla delle donne potrebbe eccome interessare agli uomini, coi quali le donne trascorrono le serate, i mesi e la vita. La sua ambizione è rendere tutti consci di alcune cose che accadono nel corpo e quindi nella mente delle donne. Peraltro il testo è scritto da un uomo, Mattia Torre, un uomo sensibile, ironico, intelligente e profondo, che ha dimostrato in tutti i lavori fatti finora di possedere uno sguardo diverso sulle cose: sono sicura che moltissime donne faranno chiarezza – come io stessa ho fatto – su certe sfumature che ci attraversano e converranno su punti di cui erano certamente a conoscenza per intuizione, ma non per consapevolezza reale».

Un monologo nel quale trovano spazio sferzate di comicità e satira di costume, ma anche riflessioni più amare e profonde, in un delicato tentativo di consapevolezza e di empowerment femminile di cui sembra esserci un grande bisogno nel nostro tempo.