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Il viaggio

Borgogna: terre di vini e di castelli straordinari

di Laura Tenebrosi
Borgogna: terre di vini e di castelli straordinari

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La Borgogna è da tempo che mi affascinava. L’avevo già attraversata un paio di volte, e ne avevo colto la dolcezza dei suoi paesaggi.

Era d’obbligo, appena possibile, soggiornarvi per approfondirne la visita.

Penso che tutti sappiano quanto sia rinomata per i suoi vini, che sono tutti a base di Chardonnay o Pinot Noir.

Ho organizzato il mio itinerario includendo un paio di cantine ove ci fosse la possibilità di degustare ed avere informazioni in lingua italiana.

La prima visita è stata presso lo Château de Messey, non lontano da Cluny, famosa per la sua abbazia. Qui Amélie, una giovane ragazza francese che ha studiato a Roma, ci ha intrattenuto ed istruito con il suo ottimo italiano su come l’azienda produce il suo vino.

Un vino biologico, dove i solfiti sono ridotti al minimo, dove il rapporto con la terra è fondamentale per capire che tipo di vino si andrà a produrre. Ci ha insegnato a riconoscere la differenza nel sapore del vino a seconda che rimanga più o meno in barrique o nell’acciaio, di come, a seconda dell’esposizione al sole, si decida di vendemmiare prima o dopo, di come viene selezionato il vino migliore dell’annata.

I vini prodotti rientrano nella categoria di ‘Villages’ ed i loro ‘Cruzille Cuvée Calcaire’ è stato scelto dalla BIVB (Bureau Interprofessionel des Vins de Bourgogne) per promuovere i vini di Borgogna in tutto il mondo.

Una passione profonda, questo è quello che ho avvertito, un amore innato per quest’arte tanto antica che si perde nei millenni.

Molte dimore storiche in Borgogna, sono anche chambre d’hotes e qui allo Château de Messey è possibile soggiornare nei loro cottages, ricavati dagli antichi alloggi dei contadini, in un contesto bucolico ma raffinato. (https://chateaudemessey.com/chateau-de-messey/)

La seconda visita l’ho effettuata a nord, nella zona di Chablis, presso l’azienda Jean-Marc Brocard.

Qui ho conosciuto Giorgia, un’italiana che per imparare bene la lingua ha deciso di trasferirsi in Francia. Anche in lei ho avvertito la stessa passione di Amélie, lo stesso rispetto ed amore per i vigneti, il vino, il territorio.

Ben 250 ha di terreno, tutto Chardonnay, curato e coltivato utilizzando il metodo biologico ed anche biodinamico.

Qui l’azienda è passata di padre in figlio, ed è proprio quest’ultimo che sta portando una ventata di cambiamento, proponendo lentamente di ritornare indietro nel tempo. Infatti la biodinamica prevede metodi ancor più naturali nella gestione e cura del vigneto, impiegando meno macchine e più uomini.

Ben 160 dipendenti, che aumentano anche di 100 unità durante la vendemmia.

I processi di fermentazione possono avvenire nel cemento, nell’acciaio, nella terracotta e nel legno.

Questa azienda produce dai Villages ai Grands Crus, a seconda della posizione del vitigno. Le migliori esposizioni, quelle che prendono più sole, sono i ‘Climats’ o parcelle che producono i vini più pregiati, ovvero gli Chablis Grands Crus. A seguire troviamo gli Chablis Premiers Crus e gli Chablis Villages.

Anche presso questa azienda vitivinicola è possibile soggiornare, letteralmente immersi fra i vigneti.

(https://oenotourisme.brocard.fr/en/houses-apartments/)

Passando alla zona centrale, ovvero quella di Beaune nella Cote d’Or, qui troveremo la maggior produzione di Grands Crus di tutta la regione.

Grazie alla visita organizzata dallo Château du Clos de Vougeot, oltre ad imparare la storia del castello, oggi ‘Monument Historique’ ed uno dei più belli in assoluto di tutta la Borgogna, mi è stata spiegata l’importanza dell’etichetta apposta su ogni bottiglia. Di come debba sempre comparire l’annata, di come per i Villages bisogna scrivere in un modo, mentre per i Grands Crus in un altro.

Di come lì attorno tutti i vigneti producano solo Grands Crus, rendendo lo Château du Clos de Vougeot il maggior produttore di tutta la Borgogna.

Sono ben 86 i proprietari delle parcelle, ma solo 5 possiedono anche il castello e si occupano anche della promozione turistica dello stesso, organizzando eventi, degustazioni e pranzi. (https://www.closdevougeot.fr/fr/)

Altro maniero notevole, sempre classificato come monumento storico nazionale, è lo Château de Pierreclos, che troverete a sud, lungo la strada dei castelli del sud della Borgogna.

Nato su un precedente sito pagano a scopo difensivo, nel corso dei secoli diviene residenza. Immerso fra i vigneti di Chardonnay ed in parte Pinot Noir, allo Château de Pierreclos è possibile anche soggiornare in una location veramente eccezionale.

La loro produzione si estende su 11 ha ed include vini Villages a Grands Crus.

E’ possibile prenotare visite guidate, degustazioni, ma anche semplicemente recarsi al castello per gustarsi un bicchiere divino al fresco del loro giardino.