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Il castello delle Rocche a Finale Emilia

di Laura Tenebrosi
Il castello delle Rocche a Finale Emilia

06 febbraio 2023
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La nostra provincia è costellata da manieri. Da nord a sud, ci troviamo dinnanzi a bellissimi esempi di architettura militare o rinascimentale. Purtroppo il terremoto del 2012 ha pesantemente lesionato tutti i castelli nella zona più settentrionale della provincia modenese. Non per questo però si deve completamente dimenticarsene. E' il caso del Castello delle Rocche, detto anche Rocca Estense. Ci troviamo a Finale Emilia, sull'antica via fluviale del Panaro, alla confluenza di 3 importanti province: Modena, Ferrara e Bologna. La Rocca Estense ha origini longobarde, ma fu completamente ricostruita nei primi anni del XV secolo dalla famiglia Estense, diventando un importante esempio di forte militare, per poi nel tempo trasformarsi in residenza nobiliare. La sua planimetria evidenzia una frammentazione nella costruzione delle varie parti che compongono il maniero in quanto edificato in epoche differenti. Ciò si vede in particolar modo dalla strana collocazione del mastio, ben diversa rispetto a quella delle altre torri. Il loggiato è uno dei luoghi più affascinanti ed eleganti, mentre gli interni sono finemente affrescati con dipinti risalenti al XV secolo. Prima del sisma del 2012, il castello era sede di eventi e manifestazioni, e la facciata sud era appena stata restaurata, con una spesa davvero ingente. Dall'aprile 2013 l'ala sud del castello è stata riaperta ed ospita una parte dei Musei Civici, più precisamente la sezione archeologica. Sono esposti oggetti in parte recuperati dal crollo della Torre dell'Orologio, diventata il triste simbolo del dramma vissuto dalla popolazione modenese in quel maledetto maggio del 2012. Se visiterete Finale Emilia, non tralasciate il cimitero ebraico, uno dei più suggestivi di tutta la regione, e l'Oasi 'La Meneghina', importante area avifaunistica, ove avvistare tra i tanti, germani reali, cormorani ed aironi. Questa zona è riconosciuta dalla regione come Z.P.S. ovvero zona a protezione speciale. Si può visitare anche in bici.