Gazzetta di Modena

Modena. Flavio Caroli si trasforma in guida tra le meraviglie italiane

Maria Vittoria Melchioni
Modena. Flavio Caroli si trasforma in guida tra le meraviglie italiane

Il tempo fuori dal Forum Monzani non è certamente quello che invoglia a fare gita fuori porta, ma l'abilità narrativa, l'ironia e il savoir faire coinvolgente di Flavio Caroli fanno evadere i presenti

05 novembre 2018
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MODENA. Il tempo fuori dal Forum Monzani non è certamente quello che invoglia a fare gita fuori porta, ma l'abilità narrativa, l'ironia e il savoir faire coinvolgente di Flavio Caroli fanno evadere i tantissimi spettatori del nuovo ciclo "Incontri con l'autore", verso le 15 mete (più una mini-meta) suggerite nel suo "L'arte italiana in quindici week end e mezzo" edito da Mondadori.

Un viaggio nella penisola con un'amica di vecchia data nel libro ("Ricordi quando io ero poco più che un ragazzo, e tu mi sgridavi perché – a tuo dire – perdevo tempo con gli artisti, invece di occuparmi di te?"), e con la voce narrante di Rossana Valier accanto a lui dal vivo, Caroli ha portato il pubblico modenese alla scoperta di grandi artisti, monumenti famosissimi e gioielli nascosti. "La storia dell'arte è come una teoria di stanze nella quale ogni tanto qualcuno apre una porta che introduce alla stanza successiva: Leonardo fra il Quattro e il Cinquecento, Caravaggio fra il Cinque e il Seicento, Goya fra il Sette e l'Ottocento, e via dicendo. I capolavori sono il riassunto dei pensieri più profondi di un'epoca storica, e costituiscono l'apertura visionaria verso il tempo che verrà" - spiega lo storico dell'arte - "Ho voluto fare una sorta di slalom, un percorso non lineare che andasse da nord a sud".

Si parte da Milano, si passa per Parma e Bologna, Mantova, Ferrara, Ravenna (città natale dell'autore), scendendo poi verso Jesi, Recanati e Monte San Giusto, raggiungendo il cuore della nostra nazione a Perugia e Città di Castello. L'autore risale poi a Venezia, perdendosi nel trevigiano a Maser e ritrovandosi a Padova. Una repentina virata verso ovest ci porta ad Arezzo, Firenze e Volterra prima di giungere nella capitale con il suo orgoglio classico e il caos seicentesco, epoche a confronto anche a Napoli, Seicento che ritroviamo anche a nell'introversa Genova per concludere poi il viaggio in Sicilia a Messina e Palermo. Manca Modena, ma c'è una giustificazione: il periodo storico preso in esame non è quello di cui la nostra città è espressione, che è più riconducibile al medioevo o all'epoca stendhaliana.

Il mezzo week end che resta è da passare al Castello di Rivoli: «Incontrerai le grandi metafore insite nell’occupazione dello spazio: metafore legate al naufragio della civiltà classica in Jannis Kounellis; metafore della socialità in Luciano Fabro; metafore dell’infinita ambiguità dei linguaggi che generano l’immagine figurativa in Giulio Paolini». —