Gazzetta di Modena

Modena, serata di swing ai Giardini Ducali con il sassofono di Ray Gelato

SERENA FREGNI
Modena, serata di swing ai Giardini Ducali con il sassofono di Ray Gelato

Il musicista con la band “The Good Fellas” «Canzoni conosciute e anche nuovi brani»

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MODENA. Questa sera presso i Giardini Ducali, all’interno della rassegna “Giardini d’estate” a cura di Studio’s, alle 21 si terrà il concerto “Ray Gelato meets The Good Fellas”.

“Il padrino” dello swing Ray Gelato incontra musicalmente la band forlivese dei "The Good Fellas". Un grande sassofonista Ray Gelato che annovera esibizioni all'Umbria Jazz, Montreal Jazz Festival, Carnegie Hall, Blue Note di New York, dove ha suonato anche al Lincoln Center. Ha suonato anche alle nozze di Paul McCartney e si è esibito in due occasioni per la Regina Elisabetta. Ray Gelato racconta qualche curiosità inerente al concerto e alla sua musica.

Cosa proporrà questa sera insieme ai “The Good Fellas”?

«Conosco questi ragazzi da 25 anni, è una collaborazione che funziona molto bene. Faremo un bel programma mescolando Swing con Rhythm and Blues. Inoltre vogliamo proporre al pubblico alcune canzoni conosciute e introdurre anche qualcosa di nuovo».

Da dove nasce la sua passione per il sassofono?

«Prima di tutto dai dischi di mio padre. Aveva molti album che ascoltavo anche io come Bill Haley e The Comets, Little Richard, Chuck Berry. Quando ho comprato il mio primo sassofono avevo 16 anni e mi esercitavo con le canzoni di Bill Haley. Ho sempre amato il suono del sassofono».

Come è iniziata la sua carriera?

«Quando ho iniziato c'erano molte band di ogni genere che suonavano nel circuito. La scena era veramente ampia nei primi anni Ottanta. Ho avuto il mio primo ingaggio come sassofonista per caso in una band chiamata “Dynamite” perché il loro sassofonista era malato. Sapevo di essere solo al principio ed ho studiato alcuni assolo di Rock’N’Roll dai dischi di mio padre. Alla band sono piaciuto e da lì è iniziata la mia carriera musicale. Diciamo che non ho mai avuto intenzione di diventare un musicista a tempo pieno, ma è successo e da allora le mie influenze sono cresciute fino a includere Swing, Jazz, Blues...».

Parlando ancora della sua musica, come è cambiata nel corso degli anni?

«Spero di essere migliorato come cantante e anche come sassofonista! A tutto questo si aggiunge l’esperienza maturata negli anni. Rapportarsi con il pubblico aiuta molto. Cerchiamo sempre di aggiungere materiale originale, ma si può rendere fresco un vecchio brano dandogli un nuovo "abito"». —

SERENA FREGNI.