Gazzetta di Modena

Da Bach ai moderni: Richard Galliano e Camerata Ducale a Carpi

Da Bach ai moderni: Richard Galliano e Camerata Ducale a Carpi

I Concerti Aperitivo del Comunale di Carpi che quest’anno propongono appuntamenti sul tema “L'aria del tempo: convergenze, affinità e contrasti” ospitano un recital di Richard Galliano

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CARPI. I Concerti Aperitivo del Comunale, che quest’anno propongono appuntamenti sul tema “L'aria del tempo: convergenze, affinità e contrasti” (consulenza artistica è di Carlo Guaitoli), sono arrivati al secondo appuntamento: oggi, domenica 20 dicembre, alle 17, si esibirà l’orchestra d’archi Camerata Ducale assieme al notissimo fisarmonicista Richard Galliano.

La fisarmonica del grande musicista francese, massimo esponente mondiale di questo strumento, accompagnata dalla Camerata Ducale, sarà protagonista di questo straordinario appuntamento che vedrà contrapposti il concerto barocco a quello moderno e contemporaneo tra affascinanti accostamenti e virtuose sperimentazioni. Si partirà da Bach e Vivaldi per arrivare a Gardel, Piazzolla e al concerto composto da Galliano stesso per il suo strumento.

Quando sembrava che la fisarmonica non avesse possibilità di incontrare solisti di grande spicco e fosse uno strumento impossibilitato a swingare, è apparso Richard Galliano a imporre la stessa dignità riservata a tromba e sassofono che sono gli strumenti guida della musica jazz. Ispirato da ammirazione per l'amico Astor Piazzolla, inventore del “Tango Nuevo”, Richard Galliano è riuscito, grazie al suo “New Musette”, a rivitalizzare una tradizione tipicamente francese e che, si pensava non avrebbe mai incontrato innovatori.

Figlio di Lucien Galliano, professore di fisarmonica di origine italiana, Richard ha cominciato a suonare la fisarmonica a quattro anni. Parallelamente all'apprendistato, frequenta il Conservatorio di Nizza dove studia l'armonia, il contrappunto e il trombone. A 14 anni, scopre il jazz di Clifford Brown del quale trascrive i chorus e si stupisce del fatto che la fisarmonica sia così poco presente in questa musica. È così che si interessa ai fisarmonicisti brasiliani (Sivuca, Dominguinhos), scopre gli specialista americani che si sono iniziati al jazz (Tommy Gumina, Ernie Felice, Art Van Damme) e i maestri italiani (Felice Fugazza, Volpi, Fancelli), per rifiutare del tutto il modo di suonare che domina nell'Esagono. Nel 1991, seguendo i consigli di Piazzolla, che ha incontrato nel 1983 in occasione di un lavoro per musica di scena per la Comédie-Française, Richard Galliano torna alle sue radici, al repertorio composto di valzer musette, di java, di tango che da molto aveva messo da parte. (nic.cal.)