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Mamma mia che Sassuolo: cinque gol alla Reggiana e Serie A a un passo


	Festa neroverde nel derby
Festa neroverde nel derby

I neroverdi vanno sotto, poi rifilano una manita ai granata del derby del Mapei Stadium

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REGGIO Due settimane di polemiche, dubbi, accuse, rivendicazioni. Ma, come sempre, nel calcio alla fine è il campo a dare la sentenza. E quella arrivata ieri sera al Mapei Stadium è tanto dolce per il Sassuolo, ormai lanciatissimo verso la serie A con 17 punti di vantaggio sullo Spezia, quanto amara per la Reggiana, a serio rischio playout.

Alla capolista basta il primo tempo per far capire agli avversari che non c'è storia: alla rete immediata di Vergara, rispondono Mulattieri, Reinhart (autorete), Laurienté e Boloca.

La ripresa è solo gestione per i padroni di casa e resa per la squadra di Viali, che subisce anche il quinto gol con un rigore di Verdi.

POKER NEROVERDE

 Grosso ripropone il 4-2-3-1 con una sorpresa in difesa: non c'è Doig, nemmeno in panchina, al suo posto Pieragnolo, confermati Toljan, Romagna e Lovato; in mediana ancora Boloca e Ghion, sulla trequarti Berardi, Volpato e Laurientè a dare supporto a Mulattieri. Tra i dodici a disposizione, anche Velthuis, alla prima convocazione con la maglia neroverde. Viali propone il 4-3-2-1 ipotizzato alla vigilia con Vergara e Portanova alle spalle di Gondo. Il match si apre con una doccia fredda per i neroverdi: Vergara porta in vantaggio i suoi con un tiro dal limite. Due minuti dopo, Bardi para su Laurientè, ma da lì in poi non c'è nulla da fare per la Reggiana. Al 15' arriva il pareggio neroverde: ripartenza di Pieragnolo sulla sinistra, palla a Laurientè che sale, apre sulla destra per Berardi che serve al centro Mulattieri, il 9 stoppa, si gira e insacca. Al 18' c'è il raddoppio: corner da sinistra di Berardi, Volpato per Laurientè che mette al centro, Reinhart devia fortuitamente in rete. Al 35' c'è il tris grazie a un clamoroso regalo granata: passaggio orizzontale di Libutti intercettato da Berardi, che innesca la ripartenza di Volpato, l'ex Roma si invola verso l'area e serve l'assist perfetto a Laurientè, il francese fa passare la palla sotto le gambe di Bardi. Non passano nemmeno tre minuti e Boloca, servito da Toljan, trova il poker con un colpo di testa perfetto. Si va a riposo sul 4-1.

MANITA DI VERDI

 Viali prova a rivedere qualcosa, all'intervallo fuori Reinhart e Fiamozzi per Girma e Urso, Grosso lascia tutto invariato. Al 55' il Sassuolo sfiora la manita, Mulattieri non riesce ad agganciare una palla di Pieragnolo che attraversa tutto lo specchio della porta, è il primo sussulto di un secondo tempo a dir poco soporifero, in cui i granata non mostrano nemmeno un moto di orgoglio (Moldovan deve intervenire una sola volta all'81' deviando in corner un tiro di Girma), i neroverdi si riposano. Al 58' arrivano tre sostituzioni: fuori Volpato, Mulattieri e Ghion per Obiang, Moro e Lipani. Al 74' anche Berardi lascia il campo, come sempre tra gli applausi, è Verdi ad entrare. L'ultimo cambio di Grosso è obbligato: al 79' Pieragnolo non ce la fa più, c'è Paz. All'83' arriva pure il colpo di grazia per la squadra di Viali: punizione di Verdi, palla che resta in area, Lucchesi stende Moro, è rigore, a trasformarlo nel 5-1 ci pensa Verdi, ennesimo subentrato a finire tra i marcatori, ormai una legge non scritta per questo Sassuolo. La Penna evita i minuti di recupero e al 90' fischia la fine. I neroverdi festeggiano andando a prendersi l'abbraccio dei tifosi sotto “la curva della discordia”. Domenica alle 15 la trasferta a Palermo. 

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