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Il Carpi butta via tutto nell’ultimo quarto d’ora e si mangia le mani: vince il Campobasso

di Fabio Garagnani

	Il gol di Figoli (foto Maurizio Silla)
Il gol di Figoli (foto Maurizio Silla)

Sconfitta incredibile dopo un dominio per tre quarti di gara e il gol del vantaggio di Figoli: i biancorossi falliscono il raddoppio e i molisani ribaltano il risultato. Paura per un tifoso di casa colto da un malore, con la gara interrotta per circa venti minuti

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CARPI. Una sconfitta che ha dell’incredibile, quella incassata dal Carpi sul campo del Campobasso. Un rovescio maturato tutto nell’ultimo, sciagurato quarto d’ora, dopo che i biancorossi avevano dominato in lungo e in largo, passando meritatamente in vantaggio con Figoli e sciupando più volte il raddoppio che avrebbe suggellato una superiorità netta contro un avversario che, fino a quel momento, aveva prodotto il nulla o quasi. Il Carpi aveva giocato bene, a tratti benissimo, e messo in mostra una manovra fluida e avvolgente, illuminata dal talento di Mandelli e Cortesi, ai quali, a turno, si erano accodati tutti gli altri. Poi, il patatrac. Un gol sbagliato a tu per tu col portiere dal quale nasce il contropiede letale che rimette in partita il Campobasso, e nel finale il ribaltone con un “gollonzo” degno delle antologie di “Mai dire Gol”. Un epilogo beffardo, di quelli che fanno mordere le mani, e che ora costringerà i biancorossi a giocarsi tutte le ambizioni playoff nel prossimo appuntamento contro il Gubbio, avversario diretto nella zona mediana della classifica.

Un Carpi dominante

Privo degli under Contiliano, Fossati e Tcheuna, il Carpi recupera Cortesi in avvio ma deve fare i conti con il forfait dell’ultimo minuto di Rigo, inserito in distinta ma sostituito prima del fischio iniziale con Verza. Sul fronte opposto, il Campobasso di Prosperi resta fedele al suo dogma: il 3-5-2 non si tocca, spazzando via le voci di un possibile cambio di modulo per tamponare la crisi. I padroni di casa rinunciano sin dai primi minuti a qualsiasi pressione alta. Il Carpi accetta di buon grado il possesso, ma lo gestisce senza fretta, affidandosi a trame orizzontali che non incidono fino al 14’ quando  Gerbi arriva con un attimo di ritardo sul cross di Cecotti. Passano 5 minuti e i biancorossi colpiscono: punizione di Puletto dalla trequarti, Panelli ne devia di testa la traiettoria, Neri ci mette i guantoni ma non trattiene agevolando il tap-in di Figoli che firma così il suo primo gol in maglia biancorossa. Dopo una interruzione di una ventina di minuti per un malore accusato da uno spettatore nella curva di casa, poi portato all’ospedale dai sanitari, il Carpi rischia sulla punizione da oltre 25 metri di Cerretelli che sfiora l’incrocio, poi si fa pericoloso più volte a sinistra con i cross di Puletto e Mandelli.

L’epilogo beffardo

Al rientro dall’intervallo, il Campobasso cambia spartito: dentro Di Nardo e modulo ritoccato in un 3-4-2-1 più offensivo, ma gli spunti di Bifulco, Pierno e Serra non fanno sudare Sorzi. Il Carpi, con pazienza, si riprende la supremazia: gioca, costruisce, ma non chiude. Il raddoppio è lì, servito su un piatto d’argento, ma Gerbi calcia largo da posizione invitante e Sall, dal limite, timbra la traversa piena. Il 33’ sembra quello buono: l’ennesimo fraseggio elegante spalanca la porta a Campagna, che si presenta a tu per tu con Neri, che respinge. Gol mancato, gol subito: sul ribaltamento, cross dalla destra, Di Nardo la sfiora quel tanto che basta per smarcare Forte, che da due passi non sbaglia. Il Carpi incassa e traballa ma Sorzi mette i guantoni sulla stoccata di Forte e sul colpo di testa di Benassai. Poi, a due minuti dalla fine, la beffa assume contorni tragicomici: rinvio lungo del portiere di casa, Zagnoni lascia sfilare convinto che Sorzi esca. Ma Sorzi esita. Il difensore tenta il rinvio ma svirgola malamente, impennando la palla in area. Pierno e Sorzi saltano insieme, il pallone finisce in rete. Un “gollonzo” da antologia, che chiude una partita assurda e lascia il Carpi con l’amaro in bocca.