Da Tesser a Bianco fino a Mandelli: Modena, le classifiche a confronto
Ecco la situazione dei gialloblù dopo 30 giornate nelle ultime tre stagioni. La posizione è migliore, i punti sono meno e da dietro iniziano a spingere
MODENA. La vittoria che diventa evento sempre più raro, le sconfitte che iniziano ad aumentare oltre la soglia di guardia e un margine sulla zona rossa che si assottiglia sempre di più. Sarà una sosta tutt’altro che serena quella che vivrà il Modena in un campionato di Serie B in cui i fantasmi della gestione Bisoli sembrano tornare a galla dopo una fine di 2024 ed un inizio 2025 di crescita, in cui la squadra era risalita dai bassi fondi fino alle soglie della zona playoff.
Trentesima giornata
Al giro di boa della trentesima giornata, con otto gare al termine, in queste tre annate nel torneo cadetto i gialloblù non erano mai stati così vicino alla zona playout, anche se le classifiche vanno contestualizzate con il trend del momento. Nel primo campionato dopo la vittoria della Serie C, stagione 2022/23 sotto la gestione Tesser, i canarini occupavano la dodicesima piazza con 38 punti, a -2 dagli spareggi promozione e a +5 su quelli salvezza. Si trattava di un Modena diventato solido dopo il difficile inizio, che sembrava aver tutte le carte in regola per agguantare quantomeno l’ottavo posto fino alla penultima giornata quando, dopo l’iniziale vantaggio, cadde 2-1 sul campo di un Benevento ormai retrocesso.
Con Bianco
Ben diversa, invece, la situazione un anno or sono anche se l’undicesimo posto, con 37 punti, regalava la medesima situazione rispetto all’anno precedente. La squadra di mister Bianco, però, dopo le tre vittorie iniziali ed i tre pareggi seguenti aveva pian piano rallentato la propria corsa colpito da una “pareggite” che l’avrebbe portata a doversi guardare alle spalle. Da qui l’esonero del tecnico e l’ingaggio di Pierpaolo Bisoli, abile a trovare quei punti necessari nelle ultime giornate ad evitare ogni rischio.
I gialli di oggi
Ed infine il campionato attuale, una montagna russa che vede i canarini decimi a 35 punti, 5 dalla zona playoff e 3 da quella playout, con un trend assolutamente negativo e molto simile ora a quello che costò la panchina a Bisoli in favore di Mandelli. Sotto la guida dell’ex tecnico della Primavera gialloblù la squadra era risalita fino ad agganciare in due occasioni l’ottavo posto, l’ultima alla ventiquattresima giornata con il 3-1 casalingo sul Mantova. Un risultato che poteva spianare la strada al tanto atteso cambio di marcia che, in effetti, c’è stato, ma in senso negativo: la vittoria di Cittadella ed i pari casalinghi con Spezia e Cosenza hanno solo attenuato le pesanti conseguenze dei ko di Genova, Salerno e Castellammare che hanno riportato la squadra indietro di mesi, preda di errori e blackout che poco tempo fa sembravano solo un brutto ricordo.
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