Modena a caccia di punti salvezza in casa della rivelazione Juve Stabia: «Gara complicata»
Seconda trasferta consecutiva per i canarini, che alle 15 di sabato 15 marzo saranno di scena al “Menti” di Castellammare. Mandelli punta su Caldara al posto di Dellavalle, Pagliuca senza Varnier, Bellich e Buglio ma ritrova bomber Adorante
MODENA. Seconda consecutiva trasferta per il Modena, impegnato alle 15 di sabato 15 marzo a Castellammare contro la Juve Stabia. Dopo due partite deludenti contro Cosenza e Salernitana che hanno portato un solo punto, la squadra di Paolo Mandelli cerca quella vittoria che potrebbe rilanciare qualche ambizione di play off, anche se al momento l’obiettivo primario resta quello di tenersi fuori dalle zone pericolose.
Ultime dai campi e proabili formazioni
Sarà ancora un Modena con qualche sorpresa quello che scenderà in campo al “Menti” Castellammare di Stabia oppure mister Mandelli cercherà di dare continuità e fiducia al proprio undici nel tentativo di mettere in cascina prima di tutto punto in ottica salvezza? Ancora una volta a dirlo sarà il campo perché alla vigilia il tecnico gialloblù non si è sbottonato più di tanto se non annunciando la possibile presenza in campo dal primo minuto di Caldara in sostituzione dello squalificato Dellavalle. Sempre nel reparto arretrato dovrebbe ritrovare una maglia da titolare Cauz, ai margini in quel di Salerno per l’attacco influenzale che lo ha colpito nelle ore precedenti alla gara. Rientra tra i convocati Botteghin, mentre rimangono sempre out gli ormai lungodegenti Pergreffi, Ponsi e Di Pardo. Per il capitano la speranza era quella di tornare a disposizione a fine mese, dunque dopo la sosta, ma certamente servirà andare con i piedi di piombo visto il lungo stop e l’operazione a cui si è dovuto sottoporre in autunno. Possibile un recupero anche per Di Pardo stante il tipo d’infortunio subito, mentre Ponsi rimane la vera e propria incognita a livello fisico di questa stagione.
Qualche problema soprattutto in difesa anche per la Juve Stabia che deve fare a meno di Varnier infortunato e Bellich squalificato così come Buglio in mezzo al campo. La notizia che fa sorridere le Vespe, però, è chiaramente il rientro di bomber Adorante che ha scontato il turno di stop ed è pronto a riprendere per mano a suon di gol la propria squadra che, stando alle parole di mister Pagliuca nella conferenza della vigilia, è ancora focalizzata sulla rincorsa alla salvezza nonostante una classifica che certamente autorizza sogni ben più consistenti.
Le parole di Paolo Mandelli
Mandelli, non per essere… ripetitivi, ma sarà questa la volta buona per avviare un salto di qualità?
«La ripetitività della domanda ci sta, perché siamo noi i primi a essere ripetitivi nel mancare puntualmente quel salto tutte le volte che sembra il momento giusto».
A nove partite dalla fine il Modena è equidistante da play off e play out…
«Siamo proprio nel mezzo, è vero, ma innanzitutto dobbiamo concentrarci sull’obiettivo primario, quello che mi è stato chiesto quando sono subentrato sulla panchina della prima squadra, cioè la permanenza in categoria. Anche perché dietro abbiamo squadre forti che spingono parecchio. Un risultato positivo con la Juve Stabia sarebbe importante anche perché dopo c’è la sosta, nella quale potremmo organizzarci bene per il rush finale del torneo».
Come altre volte, anche a Salerno, contro una squadra impaurita, il Modena ha iniziato troppo timidamente. Perché?
«Ce lo chiediamo e ci stiamo lavorando. In Serie B, per fare punti, se vedi che non sei in giornata devi contenere i danni, ma se la situazione è favorevole certe partite le devi portare a casa, devi capitalizzare la superiorità, le occasioni per chiudere il match. È l’unico modo per fare balzi in avanti».
Ma quel famoso salto di qualità i giocatori lo vogliono fare?
«Posso assicurare che loro ci tengono molto, ma nel calcio non basta volere, perché spesso è sufficiente poco per compromettere le cose. Non basta, ad esempio correre veloce, ci sono tante altre componenti, e quando le cose non vanno come anche loro vorrebbero vedo che i giocatori ci stanno male».
La media della sua gestione, superiore a 1,4, può essere una base di certezza?
«I numeri dicono questo, ma poi bisogna sempre interpretarli. Per il finale di campionato credo che dobbiamo bloccare tutto quello che è stato, non pensare più alle opportunità sfruttate e a quelle invece sprecate, ma pensare solo a fare più punti possibile. Già dalla Juve Stabia cercare di recuperare quelli lasciati con Cosenza e Salernitana, facendo punti pesanti, perché l’obiettivo finale dobbiamo costruircelo noi, guardando davanti, ma stando anche attenti alle nostre spalle».
A Castellamare le difficoltà sono date da una Juve Stabia che è la vera rivelazione del campionato, da un pubblico caldo e vicino al campo e da un campo sintetico.
«È una squadra che ha anche valori tecnici, si trova in una posizione tranquilla, è spinta da un ambiente molto caldo e gioca su un fondo sintetico molto veloce. Per prepararci al quale ci siamo allenati sempre a Saliceta, ma sfrutteremo anche il riscaldamento prepartita per questo».