Il campione del mondo torna a scuola: mister Fabio Grosso si racconta agli studenti di Sassuolo
Gli alunni della 1E delle medie Da Vinci hanno intervistato il mister neroverde. Primo appuntamento del progetto "Generazione S" insieme a Scuola 2030 della Gazzetta di Modena
SASSUOLO. Quaderni, astucci e matite per alcune ore possono restare nello zaino per fare spazio ad un microfono e…a tante domande.
Quella di ieri è stata una mattinata speciale per 21 alunni della 1E della scuola media Leonardo Da Vinci di Sassuolo che, come veri giornalisti, hanno intervistato mister Fabio Grosso, presente nella sala stampa del Mapei Football Center per incontrare i giovani cronisti. L’iniziativa, organizzata dal Sassuolo Calcio nell’ambito del progetto di responsabilità sociale “Generazione S”, ha coinciso con il primo appuntamento del “Progetto Scuole” del Sassuolo in collaborazione con Scuola2030 della Gazzetta di Modena.
Nella sala stampa del centro sportivo neroverde, a turno gli studenti della 1E hanno preso la parola parlando direttamente con mister Fabio Grosso che, partendo proprio dagli spunti forniti dai ragazzi tramite le loro domande, ha affrontato diversi temi durante la conferenza.
Un’intervista speciale
Il tecnico e campione del mondo 2006 ha parlato del modo in cui approcciarsi al calcio in età giovanile: «I giovani per me devono vedere il calcio come un gioco, come un divertimento – ha detto mister Fabio Grosso – All’inizio per me è sempre stato un divertimento, poi ho avuto la fortuna e la bravura di farlo diventare il mio lavoro, però avrei potuto non riuscirci, quindi mi stavo preparando anche per poter fare altro. Quando sei ragazzo devi avere vari scenari aperti, devi essere bravo a scuola perché è importante sapersi migliorare come persone, per poi sapere interagire con vari mondi lavorativi. Poi quando uno ha una passione è giusto che la coltivi e ci metta tutto quello che ha per provare a togliersi soddisfazioni, però da ragazzo il mio obiettivo non era quello di avere successo e diventare popolare, il mio obiettivo era quello di divertirmi e realizzare i miei sogni».
Calcio, ma non solo
Nel corso dell’intervista non sono mancati anche spunti relativi ad aspetti relativi alla gestione della squadra e sul mondo del calcio femminile. Tramite le domande degli alunni della 1E della scuola media Leonardo Da Vinci, si è arrivati anche a riflettere sul ruolo “extra-campo” che gli sportivi possono ricoprire nei confronti del pubblico, in particolare per i giovani: «Quando pratichi uno sport ad alti livelli tanti ragazzi ti guardano e a volte ti prendono anche come esempio, quindi si ha la grande responsabilità di dovere e volere mostrare un esempio positivo – ha aggiunto mister Fabio Grosso – Ci proviamo, ci ho provato. L’obiettivo è sempre quello di poter rappresentare qualcosa di bello per chi ti guarda, soprattutto se ti guardano dei ragazzi».
Foto, autografi e ricordi unici
La compostezza della conferenza, poi ha lasciato spazio anche all’emozione dell’incontro con mister Fabio Grosso che, prima di lasciare la sala stampa del Mapei Football Center, si è intrattenuto qualche istante con gli studenti della 1E della scuola media Leonardo Da Vinci.
Al termine di una mattinata del genere, infatti, i “baby-giornalisti” non potevano tornare in aula senza qualche ricordo. Spazio allora anche ad una foto di classe speciale, con mister Fabio Grosso, e ai classici autografi.l