Magia di Caso, ora il Modena fa sognare: il Natale gialloblù è con vista sui playoff
Il Pisa degli ex Vaira e Bonfanti steso allo stadio Braglia dopo una prova di livello
MODENA. A Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai. Ovvero vincere la seconda partita consecutiva come non era mai accaduto prima, battere una delle grandi di questo campionato e mettere la punta del naso sulla soglia della zona playoff. A Natale si può fare di più. Mandelli e i suoi giocatori se lo devono essere ripetuti parecchie volte nel corso della settimana che ha portato alla gara col Pisa. Perché la partita che il Modena ha giocato contro la squadra di Pippo Inzaghi è stata doppia in molte cose: negli sforzi dei singoli e nella solidità di squadra, ma anche nell'interpretazione di un quadro tattico che si presentava complicato e pieno di insidie. Nella sfida coi nerazzuri degli ex Davide Vaira e Nick Bonfanti si è avvertita netta una qualità che già in precedenza dall'arrivo di Mandelli sulla panchina canarina era stato possibile percepire solo in modo intermittente: la capacità di far girare gli episodi dalla propria parte. Col Pisa il Modena ha passato lunghi tratti di sofferenza data la forza dell'avversario che non ha 37 punti per grazia ricevuta, nonostante questo però ha mantenuto una lucidità cristallina anche quando si è trattato di salvare sulla linea al 70', grazie a Gerli, il gol del pareggio pisano. Anche quando, dopo l'errore incredibile di Idrissi all'81' che avrebbe potuto chiudere la gara con la rete del raddoppio, i gialli si sono sentiti frugare in tasca dal destino pronto a far loro pagare il solito conto troppo salato. Gerli e compagni invece hanno incassato il premio che hanno meritato: tre punti che sanciscono quella che, a tutti gli effetti, si presenta come la svolta nella stagione che tanto affannosamente inseguivano. Oggi è persino scontato dire che Mandelli e Troiano hanno restituito certezze ad una squadra che può finalmente guardare avanti sempre con l'umiltà di chi ha faticato e sofferto ma ora anche con l'ottimismo e la fiducia che gli ultimi due risultati hanno regalato. Specchio specchio delle mie brame, dimmi chi è il più scaltro del reame... Così potremmo dire, aggiustando un pezzo di Bennato, per spiegare che nel confronto tattico Mandelli ha battuto Inzaghi. Tra due squadre speculari, che hanno lo stesso modulo, contano gli aggiustamenti: il movimento di Cotali bravo a stringere a centrocampo e Caso a cercare la profondità hanno annullato e tolto campo a Touré che è rimasto senza cartucce di fronte ad una catena di sinistra completata da Cauz che ha funzionato alla perfezione. Poi viene la posizione di Gerli che di fronte ad un centrocampo di pari numero ha potuto fare la partita che predilige, abbassandosi a costruire e allungando alla sua maniera palla al piede. Il tecnico dei toscani ha provato a portare Moreo sulla trequarti facendolo partire da destra e mandandolo a rifinire ma ieri con quel Santoro non sarebbe passato neanche Attila. Quando poi pure Palumbo ha messo la quinta il Modena ha pareggiato il livello dell'avversario. Tutto ciò spiega un'altra gara chiusa senza subire reti, restano solo due i gol incassati nelle sei gare di Mandelli. Nei duelli il Modena ha retto a testa alta e in questo contesto risalta il gol-partita di Caso al 58'. Una rete caparbia, colta riuscendo ad allungare il Pisa con un'azione lampo guidata da Gerli. Se nel bilancio mettiamo anche il palo clamoroso centrato nel primo tempo al 42' da Dellavalle, si vede chiaro il valore di questo successo. A Santo Stefano il Modena si troverà davanti Bisoli che forse ha smesso troppo presto di credere che una soluzione si sarebbe potuta trovare ad un rebus nel quale oggi, grazie a Mandelli, sembra essere tutto molto più logico e chiaro.