Finisce l’era di Maurizio Setti all’Hellas Verona: ha venduto agli americani
L’imprenditore carpigiano saluta il club scaligero dopo 12 anni di presidenza: l’acquirente è il fondo d’investimento texano Presidio Investors
CARPI. Dopo 12 anni al timone, il carpigiano Maurizio Setti saluta l’Hellas Verona. Proprio in queste ore, infatti, è atteso il closing di una trattativa lunga e complessa, che entro Natale sancirà il passaggio della società scaligera al fondo d’investimento texano Presidio Investors. I dettagli economici della cessione dell’Hellas restano avvolti nel riserbo, ma la valutazione complessiva pare essere inferiore ai 70 milioni che erano emersi dai primi rumors intorno alla vicenda.
Gli inizi a Carpi, poi a Bologna
Si chiude così, almeno per ora, l’intensa avventura di Setti nel mondo dei dirigenti del calcio, un viaggio iniziato nel 2009 tra i colori biancorossi del Carpi, appena rinato dalla fusione con la Dorando Pietri e subito destinato alla promozione dalla Serie D alla C2. Le sue ambizioni superano presto i confini della provincia e nel febbraio del 2011 fa il suo ingresso nel Bologna, di cui diventa vicepresidente. Tuttavia, l’imprenditore rimane fedele al patto con i soci carpigiani, rimanendo nella stagione del salto dalla C2 alla C1 e in gran parte di quella successiva (2011-12).
L’acquisto del Verona
L’esperienza bolognese si conclude rapidamente e nel 2012 Setti rileva la maggioranza dell’Hellas Verona dalle mani di Giovanni Martinelli. Gli scaligeri tornano immediatamente in Serie A e inaugurano un ciclo di 13 anni fatto di dieci campionati in massima serie e tre in B, questi ultimi sempre conclusi con la promozione.
L’esperienza a Mantova
Non pago dell’impresa veronese, Setti allarga contestualmente i suoi interessi al Mantova nel 2018, acquisendo la quota di maggioranza del club virgiliano senza ricoprire ruoli dirigenziali. Anche in questa nuova avventura, che si concluderà nel 2023, lascia il segno con la promozione in C.