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Pedro Mendes meglio dei big della B: segna un gol ogni 200 minuti

di Claudio Romiti

	L'esultanza di Pedro Mendes dopo la vittoria nel derby a Reggio Emilia
L'esultanza di Pedro Mendes dopo la vittoria nel derby a Reggio Emilia

Le statistiche incoronano l’attaccante portoghese del Modena. Tre reti in questa stagione, l’ultima storica nel derby vinto contro la Reggiana, oltre a due annullate per centimetri. E quando gioca la squadra marcia a ritmo doppio

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MODENA. Pedro Mendes è l’uomo del momento in casa gialloblù. Il gol che ha regalato al Modena il derby esterno con la Reggiana dopo 74 anni di tentativi falliti lo ha messo ancor più sotto i riflettori. Già ci era finito la scorsa estate al momento del suo acquisto, considerato il più oneroso nella storia del Modena, e sembra destinato a restarci visto il suo rendimento in campo. E qualcuno già avanza una sua fantacandidatura a sindaco!

L’infortunio e il ritorno in campo

Reduce dall’infortunio del marzo scorso nell’Ascoli, in questo campionato ha giocato quattro gare poi un rude intervento con la Juve Stabia gli procurato un problema a un ginocchio. Dopo essere stato fuori sette partite, è tornato disputando le successive quattro sia pure con minutaggi diversi e finora in 624 minuti ha segnato 3 gol, tutti decisivi, proprio come decisiva sembra essere la sua presenza in campo. Con lui presente la squadra gialloblù in 9 partite ha ottenuto 3 vittorie (Bari, Juve Stabia e Reggiana), 5 pareggi (Frosinone, Cesena, Cosenza, Mantova e Salernitana), una sola sconfitta (Cittadella), nelle 9 gare senza il portoghese una vittoria (Carrarese), 3 pareggi Catanzaro, Palermo, e Cremonese), 4 sconfitte (Sudtirol, Sampdoria, Sassuolo e Spezia). Già così si nota la differenza, ancor più chiara confrontando la media punti dei gialli con Mendes (1,55 a gara) e quella senza di lui (0,75).

I gol segnati e quelli annullati

Oltre alla fattiva partecipazione al gioco della squadra, da un attaccante ti aspetti soprattutto i gol e Mendes, al netto degli infortuni, finora non ha certo deluso le aspettative, segnandone uno ogni 208 minuti. Una media gol che poteva essere migliore se fossero stati convalidati i due annullati per questione di centimetri contro Mantova e Salernitana, una media che scenderebbe infatti a 124 minuti. La storia però non si fa con i se e con i ma, fermo restando che già la frequenza reale delle sue segnature è più alta di quelle di alcuni tra i primi quindici della classifica marcatori se consideriamo solo i gol su azione, visto che Pedro non ha calciato rigori.

Il confronto con gli altri bomber e i suoi colpi

Con la sua media di una rete ogni 208’ è davanti al capocannoniere Shpendi del Cesena (249’), Thorstvedt del Sassuolo (231’), Vazquez della Cremonese (212’), Adorante della Juve Stabia (221), Tutino (343’) e Coda (271’) e i due della Samp gli sono dietro anche conteggiando i rigori. I numeri, pur significativi, non devono far passare in secondo piano la varietà dei gesti tecnici nei cinque gol: di testa (Bari), aprendo di precisione, quasi da geometra, il piattone destro (Cesena), di collo al volo (Reggiana), con un pallonetto preciso sull’uscita del portiere (Salernitana), di rapina in girata (Mantova).

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