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Il Modena ospita il Palermo. Bisoli: «Compatti e concreti»

di Claudio Romiti
Il Modena ospita il Palermo. Bisoli: «Compatti e concreti»

Al Braglia attesi diecimila tifosi. Il tecnico dei gialli: «Possiamo vincere, se giochiamo da squadra»

18 ottobre 2024
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“Ha da passa’ ‘a nuttata” diceva Eduardo De Filippo in una sua celebre opera teatrale. Una battuta che Pierpaolo Bisoli sottoscrive in pieno, visto il momento difficile del suo Modena. La ‘nuttata’ dei tanti infortunati non è passata, ma qualche spiraglio di luce si comincia a vedere, afferma l’allenatore gialloblù: “Nella mia lunga carriera non mi ero mai trovato in una situazione così tremenda, a fare allenamento con appena nove giocatori. Per questo devo fare i complimenti al gruppo che non si è fatto prendere dallo sconforto ed è un merito grande essere a metà classifica nonostante tutti i problemi. Provate a togliere nove giocatori alle altre squadre, credo che nessuna avrebbe fatto meglio”.

Mister, per il match col Palermo recupera qualcuno?

“Dovrei poter contare su quattro giocatori in più, il cui minutaggio è però da valutare, ma almeno avrò 18 elementi disponibili. Significa che quattro cambi di livello in più li potrò avere. Poi, il gruppo è sano e tutti sono consapevoli non solo delle difficoltà, alle quali finora hanno dato le risposte giuste, ma per questo anche del proprio valore”.

Il modulo non cambia?

“Questo sistema di gioco ha funzionato, è la strada giusta sulla quale per ora continuiamo. Sperando anche che la ruota giri un po’ a nostro favore, cosa che per adesso non è successa”.

I tanti gol subiti sono un dato poco… bisoliano. Come si spiegano?

“In parte con la situazione già detta, a volte con la mancanza di attenzione o la casualità. Il secondo gol del Catanzaro, ad esempio, ha trovato due dei nostri girati di spalle alla palla che arrivava, ma anche la deviazione involontaria di Magnino. Abbiamo preso gol su giocate da fermo, è vero, ma siamo anche la squadra che ne ha segnati di più in questo modo”.

Che Palermo si aspetta?

“E’ una squadra costruita per puntare alla Serie A, con giocatori importanti, anche stranieri che arrivano da categorie superiori. Ha già vinto tre gare fuori casa, è forte sugli esterni, ma poi in mezzo ha gente come Ranocchia e Segre, da Serie A. Noi lo rispettiamo, ma sappiamo che possiamo vincere, solo però se giochiamo da squadra, come fatto a Catanzaro, dove forse ci è mancata la stoccata per chiudere il match”.

Quali giocatori l’hanno sorpresa positivamente finora?

“Dellavalle e Idrissi, per la maturità mostrata, grazie alla quale sono ormai potenziali titolari”.

Quando rivedremo Defrel e Caso?

“Purtroppo devono ancora allenarsi a parte. Ho sbagliato quando li ho schierati, perché poi si sono fermati nuovamente. Comunque sono sicuro che quando la squadra sarà al completo ci divertiremo”.

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