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Berardi avvisa il Sassuolo: «A gennaio vorrei una big». Ma Carnevali frena

di Paolo Braglia
Berardi avvisa il Sassuolo: «A gennaio vorrei una big». Ma Carnevali frena

L'attaccante neroverde: «Ma se non sarò al top, o in assenza di offerte, resterò fino a giugno». La replica dell’amministratore delegato neroverde: «Cederlo ora non è nei miei pensieri»

11 ottobre 2024
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SASSUOLO. L’infortunio al tendine d’Achille della gamba destra subito ad inizio marzo sembra essere solo un lontano ricordo. Domenico Berardi nella sfida con il Cittadella è tornato in campo, fornendo anche un assist, e adesso si prepara a dare il suo contributo alla squadra in questa prima parte di stagione. E poi? Poi, non è da escludere una sua partenza nel calciomercato invernale.

Berardi e il sogno di una big già a gennaio

«Se a gennaio dopo questi mesi col Sassuolo sarò al 100% e arriverà l’offerta giusta, andrò via – ha detto l’attaccante neroverde in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport -. Altrimenti, se non sarò ancora il miglior Berardi e avrò bisogno di giocare per ritrovare la migliore condizione, resterò qui fino a giugno. Valuteremo con la società come sempre».
In passato si era parlato più volte di un possibile trasferimento dell’attaccante neroverde, trasferimento che però non si è mai concretizzato: «Fino a 26-27 anni non mi sentivo maturo – ha raccontato Berardi interrompendo un lungo silenzio mediatico-. Io voglio giocare sempre e in quegli anni rifiutavo l’idea del turnover e della panchina. Forse era anche mancanza di fiducia nei miei mezzi, non credevo in me al 100%. Non ho rimpianti, ma nel frattempo ho capito, sono maturato e da due-tre anni sono pronto per un’altra avventura».

Le occasioni mancate di trasferirsi altrove

Il numero 10 neroverde, che ha descritto Sassuolo come una “seconda famiglia” ed ha parlato del rapporto che lo legava al patron Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli («mi hanno trattato come un figlio e mi hanno fatto crescere. Era amore reciproco. E anche con Carnevali c’è un legame simile»), ha spiegato di aver detto di no all’Atalanta tre anni fa ritenendo di non essere adatto soprattutto dal punto di vista fisico al loro gioco. E sul passaggio in bianconero sfumato nell’estate 2023, ha aggiunto: «L’anno scorso volevo andare alla Juve, ma i club non si sono accordati. Io ci rimasi male, ho litigato con la società perchè era il momento giusto. Ma poi ho voltato pagina e ho ripreso a dare tutto per il Sassuolo». Tra gli obiettivi del calciatore classe 1994 ci sono quelli di sentire la musica della Champions League dal campo e di tornare ad indossare la maglia azzurra della Nazionale: «Sarebbe motivo d’orgoglio anche perché sono uscito dal gruppo per l’infortunio. Adesso ho ripreso a giocare ma devo lavorare per essere il Berardi di prima e meritarmela».

Ma l’ad Giovanni Carnevali frena

L’amministratore delegato Giovanni Carnevali ha replicato all’intervista di Berardi. Prendendola larga per arrivare al concetto più volte ribadito: il 10 neroverde se ne può andare solo di fronte ad un’offerta all’altezza: «Domenico è un ragazzo speciale, è un campione in campo, ma anche sotto l'aspetto umano è straordinario - le sue parole a Radio Sportiva -. Io sono a Sassuolo da dodici anni e di richieste ne abbiamo avute tante e poi assieme abbiamo sempre cercato di capire la soluzione migliore. Ci lega un rapporto speciale. Oggi la cosa che ci sta più a cuore è il suo recupero, quando è tornato in campo ci sono venuti i brividi, poi come è capitato spesso ci devono essere le giuste condizioni: la volontà del ragazzo, della società, ma non ci sono mai stati grandi problemi. Lui deve recuperare e siamo convinti che ci saranno delle opportunità per entrambi».

Alla Gazzetta dello Sport Berardi ha chiaramente fatto capire che, se sta bene fisicamente, vorrebbe andarsene già a gennaio. Messaggio chiaro e inequivocabile spedito a Carnevali. Che ha replicato senza scomporsi: «In questo momento non è un mio pensiero, quello principale è vedere Domenico in campo e che stia bene e vedere il Sassuolo in A nel minor tempo possibile. In B non basta avere solo una squadra forte e dobbiamo fare attenzione. Qualsiasi cosa succeda a gennaio ma anche tra due ore dobbiamo drizzare le antenne».

Il punto sull’avvio della stagione in Serie B

Carnevali ha poi parlato di questo scorcio iniziale del campionato di B, che rivede protagonista il Sassuolo dopo undici stagioni di Serie A: «Ci siamo calati velocemente perchè non possiamo perdere tanto tempo. Dopo undici anni consecutivi di A la B è più complicata ma siamo partiti con la voglia e la volontà di fare un campionato di alto livello. Vediamo le difficoltà di partita in partita ma è un campionato affascinante, c'è entusiasmo quando vai in questi stadi anche dove trovi squadre che fanno il campionato da tanti anni, c'è grande attaccamento, ma noi abbiamo già ottenuto dei buoni risultati in campo, abbiamo un allenatore di qualità come Fabio Grosso che ha già conoscenza del campionato, e poi abbiamo una proprietà, la famiglia Squinzi, che è partita con la voglia di dimenticare la passata stagione che è stata un’annata storta. La squadra è cambiata, abbiamo fatto tante cessioni tenendo giocatori importanti come Doig, Thorstvedt, e Laurienté sebbene ci fossero richieste da squadre europee di un certo tipo. Con loro insieme ad altri giovani, con tanti italiani, cercheremo di portare a casa un risultato che deve essere quello di ritornare in Serie A nel più breve tempo possibile». Con o senza Berardi.