La laurea in Filosofia, la Fiat Punto e la Serie A: Mora vuole far sognare la Cittadella
Il nuovo centrocampista della squadra di Salmi ha giocato nei grandi stadi d'Italia con le maglie di Spal e Spezia ed è considerato l’anti-divo del calcio: «Parlo diverse lingue, la filosofia mi affascina e lo studio mi ha dato grandi soddisfazioni»
MODENA. Un ultimo colpo della Cittadella, arrivato per alzare ancora di più l’asticella e la competizione nella squadra allenata da mister Salmi. Luca Mora è la ciliegina sulla torta di un mercato importante operato dalla società modenese, che domenica si appresta a fare il suo esordio in Serie D.
Una carriera tra i professionisti
Mora, classe 1988 di Parma, è un centrocampista di esperienza e di categoria superiore, svincolato dopo l’esperienza al Fiorenzuola in Serie C, la stessa squadra del canarino Thomas Alberti.
La carriera di Mora, però, parla da sé: 146 presenze, 14 gol e 22 assist in Serie B, 109 presenze, 11 gol e 11 assist in Serie C e 21 in A (con le maglie di Spezia e Spal). Un giocatore dunque che ha calcato palcoscenici importanti ed è stato protagonista di stagioni leggendarie, come quando con la Spal riuscì nell'impresa di centrare la doppia promozione, passando in due anni dalla C alla A. In mezzo un’annata da dominatore in B, con 7 reti, un bottino niente male per un centrocampista. Il suo debutto in A avvenne il 20 agosto 2017, nello 0-0 tra Spal e Lazio, all’Olimpico di Roma.
Nonostante fosse stato quasi sempre un titolare, la società ferrarese lo cedette a gennaio allo Spezia, in B. Fa il suo esordio con la maglia dei liguri nella sfida contro il Carpi, fornendo anche un assist. A La Spezia ci rimase fino al gennaio 2021, quando fu ceduto nuovamente alla Spal, voluto fortemente da mister Pasquale Marino, con cui aveva collaborato nei primi anni da aquilotto. La sua seconda esperienza a Ferrara durò un anno e mezzo, prima di scendere di categoria al Pescara.
Ora, dopo quasi vent’anni, è tornato nel mondo dei Dilettanti, facendo anche il suo esordio in Coppa Italia, nel match vinto dalla Cittadella per 2-0 sul Corticella. Mister Salmi può essere soddisfatto dell’arrivo di un giocatore con l’esperienza, il carisma e le sue doti tecniche.
La Fiat Punto e la laurea in Filosofia
Mora, però, si può considerare un calciatore atipico: ai tempi della Serie A, andava in giro con una Fiat Punto a gas, continua a non avere un profilo sui social, e soprattutto nel 2020 si è laureato in Filosofia, con 108 di voto, all’Università di Parma, con una tesi dal titolo “Modalità e mondi possibili”.
Una passione per questa materia nata grazie ad un professore del liceo di Verona, quando Mora militava nelle giovanili del Chievo. «Questa laurea mi ha aperto la mente su tante cose e mi potrebbe aiutare anche se resterò nel calcio. Mi piacciono le lingue, parlo inglese e spagnolo, ho studiato tedesco, ma ho scelto una facoltà che mi avrebbe potuto insegnare qualcosa di diverso, e la filosofia mi ha appassionato. Giocando a calcio e guadagnando bene non cercavo una laurea per avere un lavoro. Ho voluto aggiungere questa soddisfazione. Chi è troppo pensieroso, chi vive male le situazioni e soffre la concorrenza, non va lontano. Io ho imparato a vivere il calcio con…filosofia»: aveva raccontato Mora in un’intervista rilasciata allora alla Gazzetta dello Sport.
In un’altra occasione, invece, aveva citato Feuerbach, il suo filosofo preferito, mentre al Corriere della Sera, spiegando il segreto della sua squadra, Epicuro «e della sua ricerca della felicità. Alla Spal abbiamo vinto due campionati perché eravamo felici». Di recente, invece, si è appassionato a Saul Kripke, un filosofo americano contemporaneo. Dunque un anti divo del calcio, un dottore in filosofia e pure un grande calciatore.
Che cosa volere di più per una Cittadella che è pronta a spiccare il volo nel campionato di Serie D.
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