Il Carpi ospite del Milan Futuro, ma senza il sostegno degli ultras: ecco perché
I gruppi organizzati restano a casa per protesta contro l’istituzione delle squadre B. Mister Serpini: «Voglio una squadra di personalità, che non sia succube dell’avversario»
CARPI. Sarà un Carpi privo del sostegno dei principali gruppi organizzati della Bertesi-Siligardi, i GdL e i QZD, quello che oggi affronterà la prima trasferta stagionale al “Carlo Speroni” di Busto Arsizio. Una protesta contro l’istituzione delle squadre B, categorie a cui appartiene a pieno titolo l’avversario odierno, il Milan Futuro.
Sarà anche la prima giornata che si giocherà senza il fastidioso ronzio del calciomercato, chiuso senza sorprese last minute in casa biancorossa.
Mister Cristian Serpini si dichiara soddisfatto alla vigilia della prima trasferta stagionale in Serie C: «Dobbiamo ringraziare il direttore e il presidente – ha detto il tecnico biancorosso – per il lavoro fatto. Questa è una buona squadra che ha valide alternative. Ancora non le abbiamo viste tutte. Ma c'è gente che sta lavorando, sta crescendo e che verrà fuori alla grande quindi credo che siamo completi. Dobbiamo migliorare ogni giorno, io per primo, ma questo deve essere il nostro il nostro percorso».
Disattenzioni da evitare
La ricetta per trovare la strada della tranquillità passa per la correzione degli errori visti contro il Rimini: «Dobbiamo prendere e portare avanti le cose che abbiamo fatto bene – continua Serpini – ma dobbiamo migliorare nelle piccole e grandi incertezze che abbiamo avuto lunedì e sono costate care. C’è tanto di nostro in entrambi i gol presi. E poi stiamo soffrendo troppo sui calci piazzati. Stiamo prendendo gol con palle che rimbalzano in area, per disattenzioni. Non abbiamo una squadra alta e proprio per questo dovrebbe essere reattiva in area. Incontriamo una squadra fortissima dal punto di vista tecnico, con giocatori che avranno un futuro non di questa categoria. Vorrei rivedere la partenza, il piglio, la personalità e la voglia di essere protagonisti della partita che abbiamo messo contro il Rimini. E lo vorrei vedere per 38 partite. Non sarà facile, dobbiamo acquisire una personalità, avere la voglia di chiedere la palla, non essere succubi dell'avversario. Ancor di più contro il Milan Futuro, quando sarà determinante il possesso palla».
I trenta minuti finali
C’è un’altra caratteristica che il tecnico vorrebbe ritrovare oggi contro i giovani rossoneri: «In panchina ho giocatori importanti che possono determinare i trenta minuti finali. Chi è entrato contro il Rimini ha fatto bene. L’atteggiamento è quello di Sall, che ha giocato una decina di minuti ed ha terminato stremato. Ci sono atleti che danno tutto in 10.000 metri e altri che lo danno negli 800 ma entrambi terminano sfiniti e di entrambi c’è bisogno».
Sulla fascia mancina si va verso la conferma di capitan Calanca e quindi di Forapani a centrocampo: «Lunedì Figoli aveva la febbre e abbiamo potuto inserire un over lì a sinistra. Di Calanca mi fido e ha già fatto l'esterno sinistro con me a Castelvetro. E’ un giocatore intelligente e sa portare l’avversario nel suo campo, anziché affrontarlo in campi che non sono propriamente suoi». l