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Arrampicata, Ludovico Fossali sul tetto d’Europa nella “Speed”

Arrampicata, Ludovico Fossali sul tetto d’Europa nella “Speed”

Trionfo del campione modenese a Villars in Svizzera: nell’ultima salita ha battuto l’iridato Zurloni

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VILLARS (SVIZZERA). Giornata eccezionale per l’arrampicata sportiva giovedì 29 agosto: l'atleta plurimedagliato Ludovico Fossali conquista l'oro ai Campionati Europei 2024. La Speed è uno sport magico, ricco di emozioni per chi lo vive e per chi lo segue; cinque secondi, di pura follia, atleticità, velocità, rapidità, precisione e testa, tanta testa, oltre che tanto cuore.

Il Campionato Europeo disputatosi a Villars in Svizzera si apre subito facendo notare la preparazione eccezionale degli atleti e la velocità degli stessi nello scalare i 15 m della parete inclinata di 5° negativi con tempi vicini ai 5 secondi.

Al termine delle qualifiche l’atleta dell’esercito è secondo per soli 8 centesimi con un tempo di 5”13 dietro Matteo Zurloni, terzo il tedesco Carmanns Leander e quarto l’ucraino Tkach Yaroslav; gli altri due italiani, Gian Luca Zodda e Alessandro Boulos, sono rispettivamente 10° e 15°. Alle ore 20 partono gli scontri finale ad eliminazione diretta, quelli che tengono col fiato sospeso il pubblico presente e quello davanti agli schermi, ora il tempo non conta, conta solo battere l’avversario fermando il cronometro per primi. I tempi sono sempre più vicini ai 5 secondi, gli atleti volano sulla parete, l'errore è sempre dietro l’angolo, è importante mantenere la concentrazione, essere lucidi e pensare alla propria salita senza farsi distrarre: pochi centesimi fanno la differenza tra vittoria e sconfitta. Fossali entra nel parterre di gara per affrontare il primo scontro concentrato, sicuro, convinto, con il carico dell’ultima gara di Coppa del Mondo vinta a luglio e la delusione per non essersi qualificato per un solo soffio alle Olimpiadi di Parigi.

Il suo avversario è il trentino Alessandro Boulos, si conoscono bene, sono amici, sa che lotterà anche lui per passare il turno. Dopo i tre beep i due concorrenti partono veloci, il tempo di reazione Ludovico è il doppio di quello di Boulos, il modenese passa subito in vantaggio e chiude con il tempo di 5”31. Mentre scende Ludovico indica subito un problema con gli autobelay che non si arrotolano correttamente creando svantaggio per l’atleta e soprattutto mettendo a repentaglio la loro sicurezza.

Al termine del primo turno di gara, il problema deve essere risolto, pertanto l’arrotolatore viene sostituito ma con grande stupore da parte degli atleti la giuria decide di ripetere tutti gli scontri. Il nervosismo è alle stelle, ogni salita comporta un dispendio di energie fisiche e mentali non indifferenti che potrebbero compromettere il risultato finale. Alle ore 20:40 la gara ricomincia da capo, ma anche questa volta Fossali non lascia scampo a Boulos con un 5.31 ineccepibile.

La gara è sempre più in salita, il prossimo avversario è il polacco Marcin Dzienski, la sua bestia nera. Dopo il “ready go” del giudice i due atleti attendono il terzo beep e partono veloci, salgono in parallelo, il polacco commette un errore a metà via, mentre Ludovico vola sulla parete e ferma il cronometro a 5”07 qualificandosi per le semifinali.

Qualche minuto per riprendere le energie, essere presentato insieme agli altri tre finalisti il compagno di nazionale Matteo Zurloni, lo spagnolo Noya Cardona e il tedesco Luke Sebastian che rappresenta il prossimo ostacolo del modenese. Sebastian entra in campo con un sorriso, Ludovico è concentrato, sistema la pedana, pulisce le prime due prese e la parete, sistema l’autobelay, ripassa la via, al ready si mette in posizione e al terzo beep parte assieme all’avversario. Sebastian però sbaglia subito e Fossali controlla la salita per evitare ulteriori sbagli e passare alla finalissima per l’oro. L’ultima salita, quella che determinerà il campione europeo è la più difficile perchè Ludovico va contro il compagno di squadra Zurloni, attuale campione del mondo che ha un personale di soli 3 centesimi più basso. Il pubblico attende con ansia lo scontro finale: Ludovico entra nel parterre di gara concentrato, gli atleti controllano la posizione della pedana di partenza, ripassano la via e poi attendono il Ready posizionando piedi e mani. Silenzio totale, non vola una mosca e al terzo beeb i due salgono veloci, precisi, all’unisono, nonostante il tempo di reazione di Fossali sia maggiore. Zurloni però commette un errore dopo un terzo di gara, anche Ludovico sbaglia ma recupera rapidamente e riesce a fermare il cronometro per primo con il pubblico che si fa sentire echeggiando il nome del nuovo campione europeo. Tolto il moschettone Fossali abbraccia il suo avversario e insieme a lui si inchina per ringraziare tutte le persone che lo stanno applaudendo. E’ una vittoria personale, ma anche dell’Italia tutta.l

L.A.