Gazzetta di Modena

Parigi 2024

Olimpiadi, Elisa Iorio argento con l’Italia: solo gli Stati Uniti di Simone Biles davanti alle Fate

Olimpiadi, Elisa Iorio argento con l’Italia: solo gli Stati Uniti di Simone Biles davanti alle Fate

La ginnasta modenese, nonostante l’infortunio alla caviglia, ha dato il suo contributo alle parallele asimmetriche. Per le azzurre è un risultato storico: eguagliato l’unico precedente, ad Amsterdam nel 1928

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PARIGI. Medaglia d’argento per l’Italia della modenese Elisa Iorio nella ginnastica artistica ai Giochi Olimpici di Parigi.

L’impresa delle Fate azzurre

Alla Bercy Arena di Parigi le “Fate” azzurre sono entrate nella storia chiudendo al secondo posto il concorso a squadre, alle spalle degli Stati Uniti della stella Simone Biles, medaglia d'oro. Terzo posto e medaglia di bronzo per il Brasile.

Le azzurre (Alice D’Amato, Manila Esposito, Angela Andreoli e Giorgia Villa insieme a Elisa Iorio) hanno eguagliato l’unico precedente, ad Amsterdam nel 1928, quando le “Piccole pavesi” vinsero la prima medaglia femminile della storia italiana in tutte le discipline.

Elisa più forte dell’infortunio

Elisa Iorio non è voluta mancare in questo appuntamento con la storia, raggiunto anche grazie al suo contributo nonostante una caviglia malconcia. Colpa dell’infortunio riportato durante le qualificazioni, che le ha impedito di eseguire il volteggio ma non di aiutare le compagne alle parallele asimmetriche, dove ha chiuso la sua ottima prestazione (14.266 punti) con una smorfia di dolore dopo il sorriso.

La gioia dopo l’assenza forzata a Tokyo

Era un momento che Elisa Iorio attendeva da tre anni, da quando la giovane ginnasta scuola Panaro e in seguito Via Academy Sassuolo aveva dovuto rinunciare ai Giochi di Tokyo a causa di un infortunio. La sfortuna anche in queste Olimpiadi ha cercato di infrangere il suo sogno, ma la tenacia della 21enne è stata tale da farle affrontare questa giornata anche con una caviglia che in altre circostanze avrebbe indotto allo stop. E, alla fine, la gioia è stata di gran lunga superiore al dolore.