L'allenatore del Modena Bisoli è già virale sul web: il colorito siparietto del mister con i giocatori gialloblù prima della partenza per Fanano
Da Darwin alla difesa da blindare, fino al campo da "stringere"
MODENA. Che Pierpaolo Bisoli avesse una voglia matta di iniziare la stagione lo si era capito da tempo. In quelle ultime cinque partite, nelle quali era riuscito a raddrizzare la stagione e centrare la salvezza, era scattato qualcosa tra il 57enne allenatore di Porretta Terme e la piazza. Un legame che si sta sempre di più rafforzando, visto il calore con cui i tifosi hanno salutato Bisoli alla partenza dei giocatori verso Fanano.
Si parte con Darwin...
«Non vediamo l’ora di andare in ritiro che ci divertiamo» aveva detto lo stesso mister canarino ai giocatori, mentre questi (stravolti) facevano stretching al termine della seduta a porte aperte andata in scena sabato pomeriggio allo Zelocchi. Un siparietto, quello tra tecnico e giocatori, ripreso dalla pagina Facebook “Distretto gialloblù” e diventato virale sul web. «Non abbiamo fatto nulla, oggi abbiamo fatto uno scarico» ci ha tenuto a ribadire Bisoli ai suoi ragazzi, provati sia per il caldo ma anche per l’ora e mezza intensa di lavoro che l’ex allenatore del Cesena aveva preparato per loro. «Con me vige la legge di Darwin, chi sta in piedi gioca - ha spiegato Bisoli, un maestro nell’entrare in sintonia con i giocatori - La giraffa per mangiare le foglie degli alberi più alti si è fatta crescere il collo. Si chiama selezione naturale, chi rimane in piedi giocherà».
Il campo da "stringere"
Oltre a questo discorso motivazionale in stile Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”, il mister gialloblù ha cominciato a spiegare la propria idea di gioco, in modo tale che i nuovi inizino ad apprenderla e i “vecchi” se la ricordino bene. «Il campo è largo 68 metri, a meno che non ci diano la deroga di stringerlo a 50. Così siamo tutti attaccati, e invece dobbiamo stare larghi. Il mio compagno deve sapere dove sono in campo. Altrimenti andiamo a giocare nell’uno contro uno e mi sta bene, ma non avete ancora il motore per farlo. Perciò giochiamo a due tocchi, teniamo le posizioni. Ci difendiamo sempre a tre, e quando un terzino avanza, scala indietro la mezzala, e così siamo 4+1. Quando recuperiamo palla pensiamo subito a mandarla in profondità, verso i nostri tre attaccanti. E ovvio che il ritmo non c’è ancora, e quindi ci dev’essere la testa».
Il credo di Bisoli
È questo dunque il credo tattico di Bisoli. Il Modena dovrà essere una squadra grintosa, che difenderà e lotterà su ogni pallone, e poi cercherà subito la profondità, per innescare la velocità e rapidità degli attaccanti. E anche qui si può trovare un’indicazione interessante. L’intenzione di Bisoli, dunque, sarà quella di giocare con il trequartista e due punte, oppure due trequartisti e un centravanti. Perciò l’impostazione tattica della passata stagione rimarrà la stessa, cambierà solo il modo in cui verrà interpretato il gioco.