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Turati, Ghion, Alvarez e D’Andrea: ecco da chi può ripartire il Sassuolo

di Valentina Spezzani
Turati, Ghion, Alvarez e D’Andrea: ecco da chi può ripartire il Sassuolo

Dopo la retrocessione in Serie B il club neroverde intende riportare alla base alcuni dei tanti prestiti

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SASSUOLO.  La retrocessione in Serie B del Sassuolo è certamente una delusione che sarà dura da smaltire, non solo per i tifosi, ma anche per una società che ha sempre fatto dell'ambizione un suo punto di forza. In qualche modo però bisognerà ripartire e non bisognerà farlo da zero come qualcuno pensa. Francesco Palmieri negli ultimi anni ha lavorato benissimo e a dirlo non sono solo i risultati del settore giovanile, ma anche il numero elevatissimo di ragazzi in prestito, molti proprio nella serie cadetta, che stanno facendo benissimo, tanto che spesso ci si è chiesti se non avrebbero potuto aiutare di più loro in questa stagione di tanti presunti rinforzi che si sono rilevati dei flop.

Da dove ripartire quindi se non dal riportare a casa il proprio patrimonio e dal non dilapidare quello che in casa c'è ancora (Russo ha fatto 20 gol in Primavera, sarò mica il caso di tenerlo?)?

Anche non contando i giocatori che potrebbero rimanere nonostante la retrocessione, vedi Missori, Ceide, Mulattieri, ci sarebbe un undici praticamente fatto già con la maglia neroverde addosso in giro per l'Italia, un undici perfetto per quel 4-3-3 che ha fatto le fortune del Sassuolo.

Partiamo dalla porta: a Frosinone c'è Turati, 2001 di enorme talento, c'è da capire se, dopo aver fatto una stagione da titolare in A, vedrebbe di buon occhio il declassamento, come secondo pronto Satalino, '99 attualmente alla Reggiana. In difesa si parte già benissimo: rientra Romagna, anche lui ai granata, non lo farà Flamingo, l'Utrecht lo ha acquistato e messo sotto contratto fino al 2027; sulle fasce Pieragnolo (2003) e Paz (2002), rispettivamente in prestito alla Reggiana e al Perugia, giocano uno a sinistra e l'altro a destra e sono due terzini di spinta di buonissimo livello. A centrocampo il regista pronto c'è, Andrea Ghion (2000) ha l'intelligenza, in campo e fuori, e la visione di gioco giuste, un Magnanelli 2.0 insomma; ora è fermo per infortunio, si è operato a fine aprile in Finlandia per una lesione di alto grado ai flessori della coscia sinistra, ma sarà pronto per la prossima stagione; c'è anche lui tra gli artefici della stagione straordinaria del Catanzaro. A proposito di Catanzaro, dovesse davvero arrivare Vivarini in panchina (al momento è la prima scelta di Carnevali), con lui potrebbe portare anche D'Andrea (2004), esterno sinistro “alla Berardi”, con le dovute proporzioni; attualmente è anche lui ko, a fine aprile ha subito un intervento per una lesione al menisco laterale del ginocchio destro, nulla a cui non si possa porre rimedio in tempo. In attacco il Sassuolo ritroverà anche Alvarez (2001), 14 presenze quest'anno con la maglia della Sampdoria, e Antiste (2002), esterno sinistro, titolare fisso alla Reggiana. Insomma, la squadra è fatta, a parte le mezzali, ma occhio che nella Primavera di Bigica ce ne sono di niente male, Kumi e Leone magari non potranno fare da subito i titolari ma sono due talenti da non disperdere.

Non tutti i mali vengono per nuocere, o meglio, bisogna sapere tirare fuori il meglio anche dal peggio, e da questa retrocessione il Sassuolo ha il dovere di farlo. È necessario ritrovare un gruppo coeso, con senso di appartenenza, qualità e ambizione, e per farlo basta pescare in casa propria, è ora di farlo.

ARBITRO Lazio-Sassuolo di domenica (ore 20,45) ultima di campionato sarà diretta dall’arbitro Paride Tremolada, alla terza presenza in A.l