Gazzetta di Modena

Dagli impieghi dirigenziali a quelli amministrativi, la presenza delle quote rosa negli organigrammi societari di Serie A è un tema che merita di essere approfondito, anche alla luce del crescente successo delle nazionali in rosa e di un aumento di interesse verso il calcio al femminile. Affidabile.org - blog che realizza ricerche e approfondimenti su temi di attualità sportiva - ha realizzato uno studio per fare il punto sulla presenza femminile nelle strutture aziendali dei club di Serie A.

SECONDO IN ITALIA

In totale 88 donne ricoprono vari ruoli nelle diverse aree societarie, corrispondenti al 16,8% dei ruoli negli organigrammi considerati complessivamente (521 ruoli). Tra questa rosa di 88 donne con una carriera nei club calcistici, 28 rivestono ruoli dirigenziali, in qualità di ‘chief’ o ‘director’, membri dei Cda, dei collegi sindacali e dei comitati. Se si entra nel dettaglio, dati alla mano, è evidente che alcune squadre hanno più donne inserite nell’organico societario: tra queste spiccano Bologna, Frosinone e Sassuolo. Il riferimento è alla presenza totale di donne in organico, senza considerare la percentuale di rappresentanza rispetto agli organigrammi complessivi. Secondo club nella classifica delle squadre con maggior numero di donne in società in assoluto spetta al Sassuolo, con 9 presenze femminili su un organigramma composto di 31 unità. Nello specifico troviamo 2 incaricate al front office, una alla biglietteria, 3 distribuite all'interno dell’ufficio stampa e dell’area digital, una alla segreteria amministrativa (Rossana Nadini), una alla segreteria di direzione (Alessandra Marnati) e, ultima ma non meno importante, il vicepresidente Veronica Squinzi. Il Sassuolo rappresenta uno dei casi in cui la passione per il calcio viene tramandata di padre in figlia, insieme al passaggio di testimone di ruoli dirigenziali. Ad oggi la vicepresidente della squadra è infatti Veronica Squinzi, figlia dell’ex patron Giorgio, alle redini del club dal 2002 fino al 2019, anno della morte.