Gazzetta di Modena

Lesione completa del tendine d’Achille. Questo il verdetto degli esami strumentali ai quali si è sottoposto lunewdì Domenico Berardi dal professor Stefano Zaffagnini alla Casa di Cura Toniolo di Bologna, seguita da un consulto all’Isokinetic col responsabile Gianni Nanni. L’infortunio, come si temeva, è serio anche se - unico aspetto positivo - il tendine non si è sfilacciato, la rottura è netta quindi sarà più semplice “risistemarlo” in sala operatoria.

Berardi finirà sotto i ferri oggi (martedì 5 marzo) a Bologna, tempi stimati di recupero intorno ai 6 mesi, nella migliore delle ipotesi lo si rivedrà in campo a fine settembre-inizio ottobre.

Una brutta botta per il Sassuolo, per la Nazionale (salterà l’Europeo) e soprattutto per il ragazzo, che aveva lavorato duro per rientrare e dare una mano ai compagni invischiati nella lotta per non retrocedere. Un contributo fondamentale il suo, testimoniato dai numeri: solo restando a questa stagione con Berardi in campo il Sassuolo ha fatto 19 punti in 16 partite, senza di lui 1 in 10.

Tanti i messaggi di incoraggiamento arrivati all’attaccante neroverde nelle ultime ore, da quello della Figc ("Torna presto") a quello dell’Inter (“Forza Domenico Berardi, ti aspettiamo in campo per altre grandi sfide”). Questo infortunio certifica la stagione più sfortunata per il 29enne Berardi, che domenica tornava titolare dopo oltre un mese di assenza per un trauma contusivo distorsivo al ginocchio sinistro riportato durante un allenamento (26 gennaio).

Nelle cinque gare senza di lui il Sassuolo ha conquistato un solo punto. Verona è nel suo destino: non convocato all'inizio del campionato in quanto sembrava destinato a lasciare il Sassuolo, è tornato alla terza giornata contro gli scaligeri realizzando subito una doppietta. E contro il Verona, al ritorno, il suo campionato è purtroppo finito anzitempo. E sfumerà l’incrocio con il suo secondo padre Eusebio Di Francesco, attuale tecnico del Frosinone ospite sabato al Mapei Stadium: «È un vero peccato per quello che oggi è un mio avversario, ma che per me sarà sempre come un figlio - ha detto DiFra. Gli faccio un grosso in bocca al lupo»