Pavullo, portiere della Fonda squalificato fino a fine agosto 2028
Il giudice sportivo punisce il giocatore per aver “colpito violentemente il direttore di gara con un pugno alla mandibola sinistra”. La replica: «Dichiarazioni false e diffamanti»
Farà rumore, non può essere diversamente, la squalifica di oltre 4 anni comminata a Nicola Tonarini, portiere della Fonda Pavullo di Seconda categoria. Tutto risale al match sospeso domenica scorsa con la Rubierese al 55’ sul risultato di 2-1 per i modenesi, in seguito a proteste che il giudice sportivo, che ha deciso in base al referto dell’arbitro, ha ritenuto decisamente gravi.
Tra l’altro è stata data la sconfitta a tavolino per 0-3 alla Fonda.
Tonarini invece, che parlando con la Gazzetta nei giorni scorsi aveva ribadito di aver protestato ma di non aver toccato il direttore di gara, è stato squalificato fino al 29 agosto 2028.
Questo il testo relativo alla decisione del giudice sportivo:
"Al minuto 7 del secondo tempo di gioco, dopo la notifica del provvedimento di espulsione per DOGSO (chiara occasione da gol, ndr), il giocatore correva verso il direttore di gara proferendo nei suoi confronti espressioni gravemente ingiuriose e minacciose. L'arbitro, nell'indietreggiare per evitare una aggressione, veniva raggiunto frontalmente dal giocatore il quale lo afferrava al polso sinistro con forza, strattonandolo all'altezza del petto con la mano destra. A questo punto l'arbitro, al fine di allontanarlo fischiava ripetutamente. Il giocatore reiterava le condotte ingiuriose e minacciose e tentava, senza riuscirvi, di togliere il fischietto dalla bocca del direttore di gara. A quel punto il Tonarini colpiva violentemente il direttore di gara con un pugno alla mandibola sinistra, causandogli una immediata perdita di equilibrio ed un forte dolore. Il direttore di gara, nonostante il colpo ricevuto, riusciva a stare in piedi e, seppur barcollando, si dirigeva verso lo spogliatoio, venendo rincorso da Tonarini il quale continuava ad urlare espressioni ingiuriose e minacciose. Lo stesso non raggiungeva l'arbitro solo in ragione del pronto intervento di un giocatore della squadra avversaria. All'uscita dell’impianto di gioco, dopo che erano trascorsi circa venti minuti, il giocatore affrontava nuovamente l'arbitro rivolgendogli ulteriori espressioni minacciose. Il direttore di gara, in conseguenza della condotta posta in essere dal giocatore, riportava lesioni giudicate guaribili in giorni tre, come da referto di Pronto Soccorso in atti”.
Immediata la reazione del giocatore alla notizia della squalifica di oltre quattro anni: «Sono profondamente provato per le conseguenze che stanno generando queste dichiarazioni false e diffamanti. Non posso crederlo per altro, visto tutti i testimoni del caso. La mia immagine è stata lesa, la parentesi sportiva passa in secondo piano, ho una carriera lavorativa davanti e in questo momento sto avendo problemi fisici e psicologici. Non ho voglia al momento di aggiungere altro».
Lo stesso Tonarini, sull’edizione di mercoledì della Gazzetta di Modena aveva dichiarato: «Ho esagerato con le proteste e mi sono scusato con l'arbitro (Stano di Modena, ndr), ma ci tengo a sottolineare di non averlo mai colpito con schiaffi, pugni ne tantomeno minacciato o offeso verbalmente. Sono pronto a giurarlo davanti a un tribunale. Detto questo la rincorsa era per chiedere spiegazioni in merito al rigore e all’espulsione, doppia sanzione da tempo comminata in una soltanto. Mi rincresce molto passare come un criminale, chi mi conosce sa che in 27 anni non ho mai aggredito nessuno. Capisco tuttavia l’agitazione dell’arbitro (classe 2005)».