Gazzetta di Modena

Sassuolo Quando manca Domenico Berardi per il Sassuolo sono sempre guai, d’altra parte è da dodici anni il giocatore più determinante della rosa. Questa è però la stagione in cui ci sono, almeno sulla carta, più alternative da poter schierare nel suo ruolo. In primis Samu Castillejo, acquistato in estate proprio per dare il cambio al 10 neroverde che però, al momento, non ha colpito (sono zero le reti realizzate fin qui). Dopo aver giocato il primo tempo contro il Monza, nella prima partita in cui Mimmo mancava, non si è più visto, assente a Bologna per un problema fisico, in panchina contro il Torino. Col Bologna a fare benissimo da ala destra è stato Cristian Volpato, che ha anche segnato, poi però ha lasciato il campo per infortunio e ha dato forfait contro i granata. E allora, nel match di sabato sera, spazio a Bajrami, di solito utilizzato come trequartista e riadattato per l’occasione sulla fascia. Non è andata male, anche se è mancato un po’ di cinismo negli ultimi metri. A spaventare Milinkovic-Savic ci ha pensato invece Gregoire Defrel, che è entrato al 72’ proprio al posto di Bajrami e nei minuti finali ha fatto la barba al palo con un gran tiro dalla distanza, di fatto la miglior occasione da gol della partita. L’attaccante francese non si vedeva sul terreno di gioco dal match interno con la Roma, in cui però aveva collezionato solo 9’, poi era rimasto in panchina col Cagliari, fino a sparire dai radar per un problema muscolare iniziato a metà dicembre. A far risentire il suo nome, ci aveva pensato la sessione di calciomercato di gennaio, nella quale sembrava essere in partenza, destinazione Granada (erano girate anche voci su un interessamento del Modena). Poi però è stato un nulla di fatto, tanto fumo ma niente di concreto, come per altro era già successo diverse volte negli ultimi anni. Alla fine Defrel è rimasto a Sassuolo ed è pure tornato a giocare e a dimostrare di poter dare il suo contributo, come ha sempre fatto da quando veste la maglia neroverde. Schierato in tutti i ruoli d’attacco, Greg si è sempre contraddistinto per duttilità, disponibilità e impegno, ricevendo spesso i complimenti di Dionisi. Nonostante lo scarso minutaggio, non ha mai detto una parola fuori posto e si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa. Insomma, “il bandito” c’è e può dare una mano alla causa, forse molto più di altri.