Duca: «È la mia occasione e la sfrutterò al massimo»
«La possibilità di vincere un campionato mi stimola. Porto corsa e grinta»
Edoardo Duca si è presentato ai tifosi del Modena con tanta voglia di vivere la sua nuova avventura in gialloblù, la sua prima con l’asticella degli obiettivi fissata davvero in alto. Il centrocampista 21enne milanese, che ha scelto la maglia numero 20, ha svelato prima di tutto un retroscena sulla trattativa che lo ha portato alla corte di mister Apolloni: «Tutto è nato dopo la partita del 25 novembre tra Pavia e Modena. Sì, proprio quella in cui ho segnato: se l’avessi saputo prima… (ride). La trattativa si è un po’ allungata, ma sin dall’inizio avevo detto al mio ex presidente che non potevo né volevo privarmi di questa occasione. Dopo la partita di mercoledì con il Lentigione sapevo già di essere un giocatore del Modena, infatti ieri sono arrivato in città e ho firmato. Sono molto contento per essere riuscito a cogliere un’opportunità che non capita tutti i giorni e cercherò di dare una mano ai miei compagni e all’allenatore. Ho sempre lottato per obiettivi diversi, essere in una realtà in cui si vuole vincere il campionato mi stimola e non mi spaventa: il Modena è una squadra forte, ben messa in campo ed esperta, lo ha dimostrato anche a Pavia quando in inferiorità numerica per mezzora ci ha concesso una sola occasione». Duca ha sfoggiato alla perfezione le sue doti contro il Modena, segnando anche il suo secondo gol in campionato dopo aver già purgato la Reggio Audace. Oltre a dinamismo e tecnica, ad impressionare era stata la sua cattiveria agonistica: «In questo campionato devi averne tanta. Per come la penso io, a livello tecnico molte squadre di serie D sono carenti e quindi la mettono sul piano della lotta e del fisico, su campi in cui è difficile giocare palla a terra. All’inizio ero un giocatore solo tecnico e molti allenatori mi hanno detto che per ambire a campionati più alti dovevo migliorare nella cattiveria. A Pavia in questi mesi ho giocato sia da interno sia da trequartista, ma in carriera ho ricoperto tutti i ruoli del centrocampo. Mi piace portare palla, dribblare, correre tanto e pressare alto». —
Marco Costanzini
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