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Liu Jo, altra disfatta: ora salta la panchina

Liu Jo, altra disfatta: ora salta la panchina

Novara infierisce sulle bianconere, Micelli verso l’esonero

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La Liu Jo non si rialza, anzi crolla al tappeto per il conto finale. A decretarne il ko tecnico, impietoso, provvede una Igor Gorgonzola che vince ai vantaggi il primo set e dilaga nei successivi, fino ad un 3-0 che potrebbe anche costare la panchina a coach Micelli. Per le bianconere la disfatta di Novara si aggiunge a quelle contro Bergamo, Montichiari e ancor prima Scandicci: quattro passi falsi consecutivi che difficilmente una società partita con l’obiettivo di giocarsi lo scudetto potrà accettare senza intervenire. La qualificazione alla fase a gruppi di Champions League difficilmente salverà il posto al tecnico di una squadra che in campionato oggi non entrerebbe nemmeno tra le otto che si giocheranno la Coppa Italia. Non più tardi di mercoledì sera, dopo il passo falso al PalaPanini contro la Foppapedretti, la famiglia Cerciello aveva ridbadito la propria fiducia in Micelli, ma il modo in cui la Liu Jo Nordmeccanica è stata spazzata via dal campo a Novara potrebbe far cambiare l’orientamento della società. In campo le bianconere hanno lottato per un set e mezzo, poi sono tornate quelle arrendevoli e anche brutte a vedersi delle ultime uscite “italiane”. Il 3-0 finale ha quindi il sapore di una sentenza e non è detto che anche l’organico tanto decantato in estate non debba subire profondi mutamenti in tempi non lunghissimi.

LA PARTITA

Sestetto ormai consolidato in avvio di gara per coach Micelli che propone Ferretti al palleggio, Brakocevic a completare la diagonale principale, Ozsoy e Bosetti in posto quattro, Heyrman e Belien al centro con Leonardi libero. Dall’altra parte Fenoglio risponde con la diagonale principale formata dall’olandese Dijkema e dalla croata Barun, mentre Piccinini e l’altra olandese Pietersen sono i posti quattro, Bonifacio e Chirichella le centrali con Sansonna libero. Subito protagonista il muro bianconero con Ferretti e Belien sulle prime azioni del match. Poi Belien si fa vedere anche in battuta, ace per lei che vale il 4-7. Ozsoy subito e anche Brakocevic a seguire sono i primi riferimenti in attacco per la palleggiatrice modenese, mentre dall’altra parte viene cavalcata Barun che pareggia prima a 10 e poi a 11. Grande equilibrio nel primo set di questo match, con l’opposta piemontese che regala anche il sorpasso sul 15-14 poi subito un muro di Brakocevic per bloccare tutto. Da una parte e dall’altra si cerca qualche cambio tattico che non sortisce effetti particolari, ma sull’attacco out di Barun Modena conquista un prezioso break per il 20-18. Lo conservano le bianconere e arrivano al doppio set point sul 24-22, ma Heyrman accompagna il pallone al termine di una lunga azione e poi Barun pareggia (24-24). Si va ai vantaggi e le bianconere non riescono a concretizzare altre due situazioni, così ne approfitta Novara che chiude 28-26.

SECONDO SET

Sestetti d’inizio gara in campo e Modena prova subito a spingere forte per rimettere in parità la situazione. Tre punti di Ozsoy nel 5-2 d’avvio parziale poi c’è anche il muro di Bosetti per il 7-3. Novara cambia al palleggio inserendo Cambi e ritrova Barun, ma anche il gioco coi centrali e pian piano prova a riavvicinarsi, sfruttando una buona efficacia nel cambio palla e non concedendo, quindi, la possibilità alle bianconere di allungare. La parità arriva sul 14-14 con il muro su Bosetti che poi lascia il campo a Marcon. Entra anche Alberti per Bonifacio dall’altra parte e trova un paio di primi tempi importanti. Allunga 19-16 anche Novara, poi Modena ricuce con un 3-0 per un sprint finale tutto da giocare. Qui, però, è ancora una volta decisiva Barun con il cambio palla, due ace e ancora un attacco che scavano un divario incolmabile. Si chiude con la battuta in rete di Ozsoy per il 25-20 finale.

ULTIMO ATTO

Si riparte con Marcon in sestetto al posto di Bosetti e lo svantaggio pesa nelle gambe e nella testa delle bianconere. Ferretti prova a dare un gioco più imprevedibile coinvolgendo le centrali, in particolare Heyrman, che però si scontra due volte con il muro avversario. Novara, grazie all’entusiasmo, ha fissato tutte le situazioni di gioco in maniera ottimale e accelera quando Heyrman spara anche out la fast per il 9-4.

Barun continua ininterrottamente a picchiare, le padrone di casa volano sul 13-7 e, di fatto, mettono in discesa un set che non si riaprirà più. Fenoglio cambia anche reinserendo Bonifacio, dando spazio a Plak e confermando Cambi, mentre dall’altra parte Micelli tenta di trovare la carta vincente dalla panchina con Bianchini prima e Petrucci poi.

L’unica che non si arrende fino alla fine è Marcon, buon terminale in attacco, ma non basta per impedire a Novara di chiudere 3-0.