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Sassuolo, che farà Di Francesco? Bonato: «La scelta spetta a lui»

Sassuolo, che farà Di Francesco? Bonato: «La scelta spetta a lui»

L’allenatore è nei piani della Fiorentina: «È normale che sia sulla bocca di tutti, il suo è un percorso che lo porterà ad una big. Saremmo felici se restasse ma bisogna capire come si sentirà a giugno»

11 febbraio 2015
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Il tormentone è appena iniziato. Sabato al Mapei Stadium arriva la Fiorentina, proprio la squadra in pole position per mettere sulla panchina la prossima stagione Eusebio Di Francesco. Nereo Bonato, direttore tecnico del Sassuolo, sull’argomento non si nasconde dietro a un dito partendo da ciò che accadde la scorsa stagione: «Aveva perso autostima e forza in sè stesso - racconta a Tuttomercatoweb.com - lo esonerammo dopo sei sconfitte su sette gare ma siamo stati pronti a richiamarlo perché sapevamo il suo valore. Dopo ci ha dato una grossa spinta per raggiungere una salvezza che pareva problematica. Era necessaria una svolta, non è stato uno sfizio ma una soluzione ad un problema. Quando è tornato, era più forte e carico, è stato il valore aggiunto per la salvezza».

Ora lo vogliono in tanti, non solo la Fiorentina. Anche la Sampdoria sta mostrando un forte interesse: «Di Francesco è un allenatore chiacchierato - spiega Bonato - che dà un'impronta propositiva alla squadra, giovane, con idee, che ha ottenuto risultati. È normale che sia sulla bocca di tutti e credo che anche il suo sia un percorso che lo porterà ad una big. Bisogna capire, a fine campionato, come si sentirà lui. È una scelta che dovrà fare lui in primis. Abbiamo un altro anno di contratto, saremmo felici se restasse e per lui sarebbe un percorso di crescita. Sarà lui che ora è un nostro cardine e perno che, a fine campionato, dovrà capire cosa sarà meglio fare anche se ora è meglio pensare a questo ritorno perché nel calcio basta poco per fare benissimo ma anche viceversa».

Fin qui l’argomento Di Francesco. Ma l’analisi di Bonato è a trecentossessanta gradi.

Siamo a metà dell’opera «Stiamo facendo un percorso di crescita, la scorsa stagione è stata difficile ma nonostante tutto siamo riusciti a gettare le basi per costruire un gruppo solido e di valore. In questa stagione, d'estate, abbiamo puntellato e completato l'opera e dopo un inizio non semplice anche a causa del calendario siamo in un percorso positivo. Ma non è ancora finita, siamo a metà dell’opera».

Rinascita Acerbi «Ha avuto una situazione difficile, che ha superato e che gli ha permesso di migliorarsi. Le prestazioni sono frutto di un miglioramento suo, personale e gli va dato atto di aver fatto un percorso importante. Le prestazioni del campo sono il risultato della sua tenacia, volontà ed umiltà; all'interno di questo ha avuto un ruolo importante anche l'ambiente di Sassuolo e lo vedo anche dai suoi ringraziamenti nei nostri confronti. Però, al di là della vicenda umana, le prestazioni tecniche hanno avuto il loro valore e la convocazione non è un regalo ma la certificazione del suo momento».

Zaza e il no alla Juve «C'era la voglia da parte del club di continuare col gruppo fino alla fine. E' ovvio che, quando un giocatore ha la possibilità di andare in un grande club sia tentato, ma Simone ha dimostrato di avere volontà importanti. E' stato d'accordo sul cammino insieme fino a fine stagioni ed il valore della persona è stato importante».