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Il Sassuolo rialza la testa ma la prudenza fa 0-0

di Stefano Aravecchia
Il Sassuolo rialza la testa ma la prudenza fa 0-0

I neroverdi ritrovano spirito e solidità imponendo il pari alla Sampdoria

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REGGIO. Applicazione, cuore e tanta volontà. Scottati dal 7-0 di San Siro i neroverdi hanno dimostrato di valere molto di più, dando un’importante risposta. In primis a se stessi. D'accordo, probabilmente la Sampdoria non vale l'Inter, però con una prestazione come quella di ieri il Sassuolo avrebbe fatto un'altra figura anche contro i nerazzurri. Magnanelli e compagni, dopo aver corso un rischio dopo meno di due minuti, hanno sfoderato gli attributi, lottando palla su palla fino al 95' rischiando pure di vincere. L'atteggiamento mentale proposto al cospetto della Sampdoria è stato ben diverso da quello di sette giorni fa, anche sotto il profilo tattico Di Francesco ha provveduto ad abbassare di diversi metri il baricentro della squadra con Floro Flores e soprattutto Sansone che si sono sacrificati anche in fase difensiva diventando - nel momento di maggior pressione doriana - veri e propri terzini aggiunti. Verrebbe da dire che la lezione è servita ma è giusto attendere ulteriori conferme.

PAREGGIO GIUSTO

Un pareggio giusto che il Sassuolo ha legittimato palesando concentrazione, determinazione e solidità. Stavolta le mosse e le scelte di Di Francesco hanno funzionato con la squadra che ha interpretato bene il match. Alla fine il bicchiere è mezzo pieno più per i neroverdi che per i blucerchiati. Tanta la paura di scoprirsi da parte del Sassuolo - l’ordine del tecnico era quello di non prendere gol - dunque poche emozioni anche se era lecito attendersi qualcosa di più dalla Sampdoria. Ma in questo caso i demeriti dei doriani sono inferiori ai meriti di un Sassuolo che in Antei e Acerbi ha trovato una coppia di centrali davvero affidabile. In mezzo al campo Taider e Brighi hanno dato un'iniezione di sostanza al reparto ben coadiuvati da un ritrovato Magnanelli. In attacco Zaza ha nuovamente steccato, stavolta sotto gli occhi di Angelo Alessio , il vice del ct azzurro Antonio Conte presente in tribuna a prendere appunti. Evidentemente l'attaccante non ha ancora smaltito l'ubriacatura d'azzurro e, a un quarto d'ora dalla fine, ha lasciato il posto a Floccari. A conti fatti dopo il rischio iniziale è il Sassuolo ad aver creato le occasioni migliori ma Viviano si è sempre fatto trovare pronto. Stavolta la fase difensiva dei neroverdi ha funzionato, limitando al minimo sindacale le chance di una Sampdoria che arrivava al Mapei Stadium lanciatissima dopo i 4 punti delle prime 2 giornate. Ieri la differenza tra le due squadra sinceramente non s'è vista.

SCELTE PREMIATE

Sarà nel dna di questo Sassuolo partire col freno a mano tirato. A Milano l'Inter ci aveva messo tre minuti per sbloccare il risultato, ieri la Sampdoria (che l'anno scorso qui al Mapei Stadium andò a segno dopo 20 secondi…) dopo un minuto e 50 ha avuto una doppia occasione per indirizzare subito il match. Buon per i neroverdi che Consigli ha i riflessi pronti e Gabbiadini le polveri bagnate. Nel resto del tempo predominio territoriale della Sampdoria con i neroverdi a chiudere tutti gli spazi, rinculando e lasciando il solo Zaza - tutt’altro che ispirato per la verità - a fare a sportellate con Silvestre. Le cose migliori sono arrivate dai giocatori rispolverati da Di Francesco: come già detto da sette in pagella la prova di Antei e Acerbi nel cuore della difesa, in mezzo Brighi e Taider hanno macinato chilometri così come non s’è risparmiato Floro Flores. Ma nel complesso a rispondere presente è stata l’intera squadra che, nella ripresa, ha fatto la partita. Creando quattro occasioni con Brighi (tiro fuori da buona posizione) e trovando l’opposizione di Viviano sulle conclusioni di Floccari, Magnanelli e Floro Flores.

OBIETTIVO CONTINUITÀ

A fine partita Mihajlovic si è lagnato per il fatto che il Sassuolo ha giocato solo per non perdere, difendendosi anche con dieci giocatori dietro la palla. Quasi come se fosse una nota di demerito. In realtà il Sassuolo, reduce dall’indefinibile sconfitta con l’Inter, non poteva fare altrimenti. Troppo importante per il morale e l’autostima tornare a muovere la classifica. Per il bel gioco e lo spettacolo c’è tempo, ora i neroverdi devono trovare continuità nell’atteggiamento e nei risultati nonostante il calendario metta i brividi. Le risposte fornite dalla squadra confortano Di Francesco ma questo Sassuolo può e deve crescere .

@Star_70_

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