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Il Mapei Stadium non è ancora al top

Il Mapei Stadium non è ancora al top

Code agli ingressi, parcheggi “selvaggi” e infiltrazioni d’acqua in sala conferenze. Piove anche su Di Francesco...

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REGGIO. Il Sassuolo che ha portato più di 12mila sportivi al Mapei Stadium (per la precisione 12.004 di cui 4.257 paganti e 7.747 abbonati per un incasso di 134.959 euro) ma che ha anche riproposto i soliti problemi di avvio di stagione: code agli ingressi nel settore dei distinti laterali sud e nord oltre che in curva sud. Non un buon viatico in vista della probabile assegnazione allo stadio del Sassuolo dello spareggio dell’Under 21 contro la Slovacchia del 14 ottobre. Un problema determinato da due fattori: l’arrivo allo stadio con poco anticipo da parte dei tifosi e i tornelli che non consentono un afflusso così spigliato. Tante, ovviamente, le lamentele di paganti e abbonati che si sono ritrovati in coda a pochi minuti dall’inizio della partita con la solita e scontata anche se discutibile soluzione: l’apertura dei cancelli. In pratica nessuna lettura dei biglietti nominali ma tornelli aperti. Del resto non ci sono alternative alle code se l’arrivo con largo anticipo degli sportivi ai cancelli. Ma anche in questo caso le file sono quasi scontate perché il flusso ai tornelli è troppo congestionato e gli spazi sono ristretti. Un Mapei Stadium che si è abbellito con il nuovo maxi-schermo (anche se in realtà per ora è utilizzato solo per inserzioni pubblicitarie senza nemmeno lasciare sullo schermo il minutaggio della partita), oltre al nuovo terreno di gioco ma che in alcuni aspetti mostra di avere tutti i suoi 19 anni. E’ ormai indispensabile provvedere a una revisione strutturale della tribuna. La cosa strana è che invece l’afflusso e il deflusso sono stati perfetti, segno evidente che i tifosi sono ormai a conoscenza di dove sono ubicati i parcheggi. Ciò che stona è l’inciviltà di chi ha parcheggiato nei posti riservati ai disabili senza avere, ovviamente, il contrassegno o la necessità di parcheggiare in quei posti. Da segnalare le perdite d’acqua dal soffitto della sala stampa e della sala interviste. Al punto che Di Francesco ha dovuto spostarsi per evitare una doccia fuori programma. Ma tutto sommato gli è andata bene perchè dopo una mezzoretta scarsa dalla fine della sua conferenza stampa è caduta la plafoniera, proprio quella sulla sua testa...