Gazzetta di Modena

ROMA. Nel giorno della polemica scoppiata in casa Mercedes, gara sotto le attese della Ferrari che manca il podio con Raikkonen tradito negli ultimi giri dal connazionale Bottas. Non va meglio ad Alonso che nonostante una bella qualifica non riesce a far meglio di un settimo posto. Sulla corsa dello spagnolo pesa la penalizzazione, uno stop and go di 5’’, per essere partito in ritardo con i meccanici ancora in pista al momento del via del giro di ricognizione e la bagarre finale con Magnussen che lo ha ostacolato e si è beccato 20’’ di penalizzazione. Dopo un semaforo verde regolare, con la Mercedes di Hamilton che riesce a soffiare la testa della gara a Rosberg al via dalla pole position, al secondo giro la svolta. Rosberg tenta di riprendersi il comando avvicinandosi troppo a Hamilton e toccando con il musetto la gomma posteriore sinistra del compagno costretto a rientrare ai box e ripartire dall'ultima posizione. L'inglese, che riesce mai ad avvicinarsi alla zona punti, si ritirerà a quattro giri dal traguardo. Ad approfittare del caos alla Mercedes è la Red Bull di Ricciardo. Il pilota australiano, ancora una volta meglio dello scomodo compagno Vettel (il campione del mondo terzo in griglia chiuderà quinto senza entusiasmare), vola in testa nei primi giri e con una strategia gomme perfetta riesce a tenere dietro fino alla bandiera a scacchi un Rosberg a cui sembra succedere di tutto dopo l'ennesimo fattaccio a spese del compagno e rivale per il Mondiale. Il tedesco prima raccoglie un detrito di un pneumatico che si impiglia nell'antenna della sua Mercedes, poi ha dei problemi al cambio che riesce, però, a risolvere. Dietro al duo di testa è lotta tra finlandesi per il terzo posto: la Ferrari di Raikkonen tiene quasi fino alla fine e fa sperare per un altro podio in Rosso, ma il ritmo della Williams di Bottas con gomme fresche diventa irresistibile.