Il piano B di Allegri contro il Chievo
La Juve studia il debutto senza Chiellini: asse Lichtsteiner-Caceres-Bonucci-Evra
TORINO. Tutti sono concordi nel dire che quella di Antonio Conte alla Juventus era una maniacalità per i dettagli. Massimiliano Allegri non vuole essere da meno. Anche se, contrariamente a quanto annunciato, dopo l’impegno notturno di sabato a Reggio Emilia per il Trofeo Tim Allegri ha concesso una domenica di riposo ai suoi giocatori. Gli allenamenti riprenderanno oggi.
A una settimana dall’inizio del campionato Allegri non vuole lasciare niente al caso per la prima contro il Chievo. Sa di avere qualcosa da registrare in difesa. Chiellini sarà squalificato per le prime due giornate di campionato, mentre Barzagli continua a non essere al meglio. È bene, dunque, avere pronto un piano B che tenga conto di possibili alternative, sia in una difesa a quattro, sia in uno schieramento fondato sul 3-5-2.
Con Ogbonna dato in calo di gradimento, la prima opzione su cui Allegri sta lavorando per il debutto con il Chievo prevede un asse da destra a sinistra formato da Lichtsteiner, Caceres, Bonucci, Evra. Mentre il solido 3-5-2 forgiato da Conte e che il tecnico vorrebbe confermare a seconda degli avversari, non può prescindere da Barzagli e Chiellini, con Asamoah e Lichsteiner sulle fasce. Un dato è certo: come Conte lo scorso anno, così anche il nuovo tecnico quest’anno non vuole lasciare nulla al caso. Ha bisogno che un talento come Patrice Evra, che tante soddisfazioni ha dato al Manchester United, si integri il più in fretta possibile nel modulo. Per quanto le dinamiche difensive sulla carta siano analoghe, in realtà nel calcio italiano gli automatismi vengono interpretati in modo diverso rispetto al campionato inglese.
Peraltro Allegri attende di sapere se potrà contare su ulteriori arrivi oppure no. La società non considera affatto chiusa la campagna trasferimenti e circolano (sul web) nomi altisonanti: da quello del tedesco Podolski dell’Arsenal a quello dello spagnolo Torrese del Chelsea. Allegri non pone condizioni. Si affida con fiducia all’esperienza di Beppe Marotta e del direttore sportivo Fabio Paratici. E sa fin da ora di poter contare su uno dei pezzi da novanta dato a lungo come in partenza e poi rimasto: Arturo Vidal.