È scomparso Romano Neri, olimpionico ad Helsinki 1952
Il 16 agosto nella sua abitazione, nello Stato di San Marino, si è spento l’olimpionico di ginastica Romano Neri, figlio del celeberrimo Romeo, al quale è stato intitolato lo stadio di Rimini. La...
Il 16 agosto nella sua abitazione, nello Stato di San Marino, si è spento l’olimpionico di ginastica Romano Neri, figlio del celeberrimo Romeo, al quale è stato intitolato lo stadio di Rimini. La famiglia Neri era legata a doppio filo alla corte dei Pio: Romano, infatti, nacque a Carpi il 20 luglio del 1931 e il padre Romeo, come testimoniava il compianto fondatore dell’Ushac Armando Violi in un documento presente nell’archivio delle Terre d’Argine, fu istruttore alla società di ginnastica La Patria. In aggiunta, sempre il padre Romeo nel 1925 entrò a far parte della scuola di Alberto Braglia, nel 1926 si laureò campione italiano alle parallele, mentre nel 1928 vinse invece il titolo generale individuale, il Trofeo Braglia di Modena. Venendo a Romano, era uno stimatissimo istruttore di ginnastica artistica e di educazione fisica di tanti riminesi e sanmarinesi. Una vita singolare quella di Romano Neri, trascorsa tra tanto sport come atleta di alto livello, paracadutista della Folgore, vigile del fuoco-sommozzatore e in quest’ambito fu premiato con una medaglia al valor civile, nonché controfigura al cinema di tanti attori famosi: per un periodo si trasferì a Roma dove si lasciò sedurre dalla Dolce Vita cinematografica, conoscendo varie sfaccettature del mondo dello spettacolo. Romano primeggiò come ginnasta: nel 1952 venne inserito nella squadra azzurra alle olimpiadi di Helsinki ma un brutto infortunio gli impedì di gareggiare. Partecipò ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona dove si impossessò di due medaglie d'oro che andavano ad aggiungersi ai Campionati Italiani ed alla prestigiosa affermazione nella Coppa Buriani del 1954. La salma sarà tumulata il 27 agosto in forma privata.
Serena Arbizzi