La Fiorentina spegne il sogno del Sassuolo
“Città di Vignola”: i viola rispettano il pronostico, vincono 3-0 e domani sfideranno l’Inter in finale
VIGNOLA. Niente da fare per il Sassuolo. La Primavera di Paolo Mandelli ieri sera è uscita in semifinale al Torneo Città di Vignola, battuta 3-0 dalla Fiorentina. Troppo forte la formazione gigliata che ha rispettato in pieno il pronostico della vigilia. I viola di mister Guidi incontreranno in finale l'Inter di Stefano Vecchi (ex tecnico del Carpi) domani sera alle ore 20,45.
La cronaca. Tribuna del Caduti di Superga gremita di pubblico, molti tifosi di Sassuolo a celebrare la prima, storica semifinale al Città di Vignola raggiunta dai neroverdi. Presente anche Nereo Bonato insieme a Stefano Fattori, responsabile del settore giovanile del Sassuolo. Prima emozione al 6' e servirebbe la moviola: Maiorano viene steso in area da Mancini, il contatto è dubbio ma l'arbitro decide di sorvolare. Primo pericolo per Celeste al 16': il portiere neroverde si fa trovare pronto sulla conclusione da distanza ravvicinata di Gondo. Passa un minuto e Benucci impegna Bardini in angolo con un tiro da fuori area. Al 21' la Fiorentina passa in vantaggio: percussione di Peralta e palla a Bangu che batte Celeste, dopo una prima respinta della difesa neroverde. Il Sassuolo prova a reagire, Paolo Mandelli dalla panchina prova a spingere i suoi ma nel recupero del primo tempo arriva l’episodio che taglia le gambe ai neroverdi. Infatti il direttore di gara concede alla Fiorentina un calcio di rigore trasformato da Gondo. Partita ormai segnata e al 50' Mancini trova il modo di segnare il 3-0 che chiude defintivamente il match. Nonostante la sconfitta il Sassuolo esce a testa alta dal Torneo Città di Vignola, a testimonianza di un settore giovanile in prepotente crescita, basti pensare a Berardi, Chibsah ma anche a Barbuti che ha firmato col Pescara in B e a Luppi ora al Modena. In più va considerato che Mandelli ijn questo Torneo di Vignola non ha potuto utilizzare Gliozzi e Sereni, due attaccanti dal grande potenziale che, fin dal ritiro, sono aggregati alla prima squadra.