Koffi si scopre fondamentale: Napoli e Roma lo ringraziano
Più che ad una favola estiva siamo di fronte ad una storia che ha dell’incredibile. Ricordate Jean Romaric Kevin Koffi? L’attaccante ivoriano oggi 25enne che, dopo essere cresciuto nel Modena, è...
Più che ad una favola estiva siamo di fronte ad una storia che ha dell’incredibile. Ricordate Jean Romaric Kevin Koffi? L’attaccante ivoriano oggi 25enne che, dopo essere cresciuto nel Modena, è stato per 3 anni protagonista in serie D con il Castelfranco (95 presenze, 28 gol), prima di ritornare sotto la Ghirlandina disputando altrettante stagioni in gialloblù (29 presenze, 3 gol). Bene, quel Jean Romaric Kevin Koffi ora è, anche se per poche ore, un giocatore della Roma. Una favola? Tutt’altro, perché dietro a questa storia c’è tutto fuorché una stima professionale verso il giovane ivoriano.
Le vicende occorse a Koffi nell’ultimo anno sono tutte da raccontare: svincolato dal Modena nell’estate 2010, l’attaccante si accasa alla Sanremese, in 2ª Divisione; solo 5 apparizioni, nessun gol e una storia ai limiti dell’assurdo: alcune voci, infatti, lo vorrebbero vicino all’addio al calcio per amore e, in effetti, l’ivoriano rescinde il contratto a dicembre; proprio su questa vicenda, però, si addensano ombre quando il suo nome circola, insieme a quello di altri tre compagni, nell’indagine che porterà all’arresto di Riccardo e Marco Del Gratta, padre e figlio nonché ds e presidente della Sanremese, come destinatario di pressioni da parte di criminali per la rescissione contrattuale. Alla fine Koffi non risulterà tra i minacciati (“È stata una risoluzione consensuale”, conferma) in una vicenda che vede protagonista, suo malgrado, un altro ex Castelfranco, Petruzzelli.
Dopo mesi decisamente movimentati, ecco il primo vero colpo di scena nella vita di Koffi. Il Napoli, infatti, lo mette sotto contratto e l’attaccante si trova a vivere un sogno, quello di approdare in una società professionistica, senza capire bene il perché; il club partenopeo lo gira in prestito al Siracusa, in 1ª Divisione (10 apparizioni). Fin qui tutto, o quasi, normale. Il problema è che Koffi, come documentato su diversi siti internet, è stato usato come una pedina. “La genialata del ds Bigon”, “Una manovra da oscar per De Laurentiis”, la definiscono a Napoli. Spiegare il perché è abbastanza complesso: la Figc ha da poco approvato il ritorno al doppio extracomunitario proveniente dall’estero per le squadre di serie A. Il Napoli, però, già a gennaio aveva studiato il modo per ovviare alla limitazione. Come? Ingaggiando Koffi, tesserabile in quanto extracomunitario militante nel campionato italiano (non ci sono limiti) e, qualora svincolato entro il 30 giugno o ceduto all’estero, in grado di offrire alla società un posto in più per un extracomunitario proveniente da tornei stranieri. Koffi, che il Napoli ha ovviamente scaricato nel mercato prima del 30 giugno, ha dunque fatto un grosso favore ai partenopei.
La pratica, decisamente cinica, sembra essere stata talmente geniale da aver indotto la Roma ad idearne una molto simile: il ds Sabatini, infatti, ha fatto firmare un biennale a Koffi, con l’intento di girarlo subito in prestito al Royal Boussu Dour Borinage (serie B belga), liberando così un posto da extracomunitario per quello che, a differenza del giovane ivoriano, sarebbe un vero obiettivo giallorosso come Nilmar e Casemiro. «Per me è un sogno», dichiarava ieri Koffi alla Gazzetta dello Sport: sarà, ma la realtà è che, quando tornerà in Italia, per un anno non potrà giocare in un club professionistico. Così dice il regolamento e chissà se anche quel giorno Koffi sarà felice…
Marco Costanzini