Gazzetta di Modena

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Ferrara, Caffè Krifi sbanca la Grecia

Silvia Giatti
Ferrara, Caffè Krifi sbanca la Grecia

Dal 2022 lo storico marchio ferrarese campeggia nella piazza di Salonicco. Quell’aroma estense e inebriante

11 luglio 2024
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Ferrara Salonicco chiama Ferrara per un caffè e la città estense risponde con quella della casa di torrefazione Krifi. E così da dicembre 2022 il timone della nota torrefazione di via Bologna domina Piazza Aristotele nella città ellenica. Una caffetteria, dove degustare il caffè all’italiana, un ufficio e un magazzino. Perché a quanto pare Krifi avrebbe la miscela di caffè ideale per fare quello che ogni greco, e non solo a Salonicco, beve ogni giorno e a qualsiasi ora, in ufficio o mentre sale sulla metro: il famoso caffè shakerato greco.

«Il progetto per essere realizzato prevede tempi lunghi, siamo appena partiti - spiega Guido Baroni, figlio di patron Krifi, Mauro -. Abbiamo iniziato a lavorarci a gennaio 2022 e 11 mesi dopo abbiamo fondato la caffetteria e il nostro punto commerciale in Grecia, nel cuore di Salonicco». Baroni junior racconta che il progetto nasce grazie all’intraprendenza di un ex studente di ingegneria civile di Unife, Alexandros Pardalis, che è di Salonicco, che in pieno periodo di Covid manda una lettera a Krifi per chiedere se erano interessati al mercato greco. Così i contatti «e oggi siamo molto contenti di questa collaborazione» spiega il giovane imprenditore che gestisce anche due punti vendita in Cortevecchia. Guido Baroni è anche l’ideatore di un nuovo brand "Foggy mag" che oggi affianca il marchio tradizionale Krifi, rappresentato da un timone. «Io sono di Ferrara e la città è nebbia, ma Foggy è anche un riferimento al vapore che si sprigiona quando si realizza con la macchina una tazzina di caffè» spiega Guido.

«E credo sia importante che questo racconto si diffonda anche in un paese estero come la Grecia: il caffè che viene dalla città della nebbia». Krifi nel paese ellenico oggi viene distribuito in alcuni alberghi, diverse caffetterie e di recente è sbarcato in una catena di supermercati greco. «Siamo anche in alcune isole come Zante, Corfù e Lefkada» precisano Guido e Alexandros, l’export manager che in questi giorni è a Ferrara per affari proprio con la Krifi. Il caffè non è solo una bevanda per i greci ma un vero proprio rito. Un momento conviviale e «devo dire che loro sono anche dei grandi intenditori di miscele, ci tengono molto a fare il caffè come deve essere fatto» afferma Baroni che a Salonicco ci arriva anche grazie all’adesione a un progetto europeo che ha permesso un finanziamento utilizzato per l’inaugurazione della sede di Krifi con annessa la caffetteria, l’ufficio e il magazzino l’8 dicembre del 2022. «Oggi siamo a 43 caffetterie che usano il nostro caffè» spiega Baroni che non nasconde l’idea di ampliare le zone di distribuzione della miscela tutta ferrarese anche in altri paesi dell’Europa. «Oggi esportiamo due miscele e una sembra molto apprezzata dal popolo greco perché si presta per la realizzazione del tipo di caffè che loro bevono di più».La caffetteria di Salonicco, inoltre, si trova vicino ad uno dei poli universitari più importanti della Grecia. «E si sa che gli studenti amano molto fare pausa caffè» afferma Baroni con a fianco il suo collaboratore di Salonicco.

«Questo piano commerciale per l’estero, tengo a ribadire, necessita di tempi lunghi per la sua piena realizzazione ma i risultati li stiamo già vedendo. E noi che siamo produttori di caffè siamo molto contenti perché abbiamo trovato molta competenza, anche se nell’immaginario si pensa che noi italiani sappiamo fare il meglio. In realtà qui da noi è più difficile convincere un cliente su come deve utilizzare il nostro prodotto per ottenere un’ottima tazza di caffè». E Baroni aggiunge: «Oggi il nostro prodotto in Grecia è presente dappertutto, anche nelle isole turistiche». Il timone estense del caffè, dunque, prosegue la sua navigazione e gli obiettivi che l’azienda ferrarese si pone per diffondersi all’estero prevedono progetti anche per altri paesi dell’Est Europa «e quando la guerra finirà arriveremo anche in Israele» afferma con convinzione Pardalis.