Gazzetta di Modena

Reggio Emilia

Nuova Ztl in centro: «Una manifestazione per fare sentire il nostro dissenso»

Serena Arbizzi
Nuova Ztl in centro: «Una manifestazione per fare sentire il nostro dissenso»

I negozi protestano. Una inizativa è in previsione per settembre.

07 agosto 2023
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Reggio Emilia «Siamo arrabbiati perché a Reggio Emilia il problema dei parcheggi c’è e si prova ogni giorno sulla pelle: finché non viene risolto, non si può programmare una chiusura come quella entrata in vigore». Bruna Bonilauri è titolare con i figli dell’Istituto Ottico di via Emilia Santo Stefano, trasferito dal civico 15 nel dicembre scorso. «Io e i miei due figli abbiamo tre abbonamenti del costo di 200 euro l’uno – spiega Bruna –. Abbiamo tre abbonamenti divisi perché ognuno ha le proprie esigenze. Veniamo da fuori Reggio e non ci sono parcheggi: quindi, oltre al prezzo dell’abbonamento, siamo costretti a pagare ancora per trovare un posto per la nostra auto. Nei controviali, in queste settimane, si riesce a parcheggiare, ma non appena inizieranno le scuole sarà più complicato». Al momento dell’entrata in vigore della Ztl, Bruna non ha «notato nulla di diverso. Abbiamo raccolto molte firme per dire che eravamo contrari, così si svuota la città. I clienti fidelizzati ci dicono che continueranno a venire da noi, ma non andranno a fare un giro anche più avanti. C’è anche il tema sicurezza – conclude l’esercente –. La città non è sicura. Se volessimo parcheggiare alla caserma Zucchi, ad esempio, dovremmo tenere conto che ci sono state aggressioni. Prima si devono creare parcheggi idonei, poi si pianificano le chiusure».

Dello stesso avviso Eleonora Montanari, della lavanderia Maison del bucato. «Il centro è già svuotato di suo – esordisce Eleonora –. Io ero andata via da Reggio qualche anno fa, poi sono tornata nel 2016 e ho visto la città trasformata. Ricordavo via Emilia Santo Stefano come una strada vivace, invece l’ho trovata spenta. Quei pochi negozi che ci sono, con la Ztl, subiscono un’altra mazzata. E sento tante lamentele da parte dei clienti per i parcheggi».

Laura Severini, della tabaccheria La Moretta, esprime preoccupazione «per le conseguenze e dispiacere perché il Comune ha dato segnale di non venire incontro alle nostre richieste. Abbiamo messo in campo diverse iniziative e quando il Comune ci ha ricevuti abbiamo sottoposto idee e proposte, perché prima di chiudere bisogna allestire un contesto che favorisca il transito alternativo a quello in auto. Invece, il Comune prima ha chiuso, poi si vedrà... Il Pums prevederebbe anche misure relative ai parcheggi, alla mobilità pubblica o al noleggio delle biciclette che abbiamo chiesto di ripristinare, ma anche i depositi delle biciclette sono in stato di abbandono... Avevamo proposto di fare un talloncino come nei parcheggi dei supermercati: talloncino che, presentato alla cassa, permette il rimborso. Il Comune si è detto interessato, ma a spese nostre. Addirittura, la fase divulgativa della Ztl è caricata sulle nostre spalle. Il Comune ha chiesto a noi di informare: quindi, oltre a subire le decisioni, dobbiamo anche contribuire a diffonderle. Siamo confusi, poi, perché è partita la Ztl ma non ci sono segnali orizzontali o verticali, né vigili. Si sta valutando un presidio a settembre davanti al Comune per fare sentire il nostro malcontento».

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