Gazzetta di Modena

L’insediamento

Il nuovo questore: «Finalmente sono tornato nella mia Emilia»

Ambra Prati
Il nuovo questore: «Finalmente sono tornato nella mia Emilia»

Il primo giorno in via Dante di Giuseppe Maggese, 61 anni, nuova guida della polizia di Stato di Reggio Emilia

05 luglio 2023
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Reggio Emilia «I primi ad accogliermi stamattina (ieri, ndr) sono stati i colleghi della polizia ferroviaria. Mi hanno addolcito il cuore». Con queste parole il nuovo questore di Reggio Emilia, Giuseppe Maggese, 61 anni, ha reso onore alla specialità della polizia nella quale si è formato, la Polfer.

Appena insediatosi a Reggio Emilia, il dottor Maggese – che ha raccolto l’eredità di Giuseppe Ferrari – si è presentato alla città con poche parole e tanta umiltà. «Devo prendere confidenza con il territorio e ambientarmi. Spero di fare bene, nel solco del mio predecessore. Non sono abituato ai proclami, preferisco rispondere alle domande», ha esordito sorridendo. E la parola «pacatezza» è tornata più volte nel corso dell’incontro.

Lei è di origini bolognesi, è felice di tornare in Emilia?

«Sì, nella seconda parte della mia carriera ho girovagato parecchio tra Ventimiglia, Verona e Belluno, il mio ultimo incarico. Finalmente sono tornato nel paesaggio a me familiare: la pianura padana. Sotto il profilo professionale non conosco Reggio, mentre ho prestato servizio a Modena. Ho ricordi di Reggio legati al periodo in cui ero comandante della Polfer di Bologna: già allora (un’era geologica fa) la stazione era una zona problematica».

A proposito della zona stazione: lì, come in altri quartieri degradati, esistono comitati agguerriti. Dialogherà con loro?

«La cittadinanza è il nostro vero committente, il nostro datore di lavoro. Con i comitati avrò un dialogo continuo, nella consapevolezza dei ruoli, con serenità. Il dialogo e la correttezza sono indispensabili per amalgamare tutti gli ingredienti del sistema sicurezza».

Del prolungamento del presidio Polfer in stazione cosa pensa?

«I colleghi, che ho trovato motivati, fanno il terzo turno. Rimane scoperto un arco notturno dove non ci sono treni e soprattutto viaggiatori. È chiaro che la stazione di notte non può diventare terra di nessuno di notte».

Ha conosciuto le istituzioni?

«Incontrerò tutti i rappresentanti istituzionali in tempi rapidi, senza incombere su nessuno. Qui il clima è molto collaborativo: è un viatico significativo».

Quali saranno le priorità?

«Restano prioritarie certe aree degradate. Con mano ferma e allo stesso tempo in maniera serena mi riprometto un approccio empirico e non ideologico, fidandomi dei dirigenti esperti della questura. I questori sono transeunti, di passaggio, mentre il personale della questura resta: e so di poter contare su un personale di qualità».

È previsto un incremento di organico?

«Sono scelte nazionali. Anche Reggio è inserita nel piano di ripianamento dell’organico. Ovunque si assiste all’esodo, che non è facile colmare, dei poliziotti della generazione “boomers”. Di recente si è dato impulso al reclutamento dei giovani e il trend è in miglioramento».

Reggio e il radicamento della ’ndrangheta: come si muoverà?

«L’attenzione sulla criminalità organizzata è e resterà massima. Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti, a livello di investigazioni e processi. Chi non si ricorda del proprio passato è destinato a riviverlo».

Ordine pubblico: dovrà occuparsi del concertone di Harry Styles con un pubblico di 100mila persone.

«Dovremo far fronte a una quantità di eventi: da quelli fissi allo stadio (mi era sfuggito che la Reggiana è stata promossa in serie B), di per sé gravosi, agli altri appuntamenti sportivi e ancora gli spettacoli del Campovolo. Per il concertone del 22 luglio credo di poter far affidamento su una impostazione ormai collaudata. Le nostro forze non sono infinite».

Pare di capire che il calcio non la appassioni.

«Al contrario per me è lo sport per eccellenza. Ma ho vissuto le rivalità della serie A e so quant’è impegnativo».

Entriamo nel personale: interessi e hobby?

«Mi appassiona la lettura; nel poco tempo libero sono un lettore onnivoro. E il cinema».

Abbiamo un questore colto?

«Non definitemi così, per carità, sarei presuntuoso».