Seta rinnova la flotta urbana di Reggio Emilia: «Basta Gpl, tutti autobus a metano»
Con i 21 mezzi inaugurati ieri si abbandona del tutto il Gpl. Entro il 2026 l’azienda sostituirà altri 140 bus su un totale di 280
Reggio Emilia Ora tocca ai cittadini. È il messaggio – implicito ma neanche troppo – lanciato da Seta e dal Comune di Reggio in occasione della presentazione di 21 nuovi autobus a metano mild hybrid, ovvero che usano il motore elettrico in alcune fasi (come la messa in moto e la marcia a velocità molto bassa) e l’alimentazione a metano per tutto il resto. Altri 27 autobus a metano-ibridi erano stati immessi su strada lo scorso settembre, con l’ambizione di sostituire l’intera flotta urbana dell’azienda di trasporto pubblico locale, che – a questo punto fino a ieri – era alimentata a Gpl.
L’obiettivo è stato dunque raggiunto. Per di più, sottolinea il presidente di Seta, Antonio Nicolini, «con un netto anticipo rispetto alle previsioni che fissavano il traguardo alla fine dell’anno». Con 48 autobus nuovi di zecca (i più vecchi hanno sei mesi) si spera di convincere quante più persone possibili a salire a bordo, abbandonando la propria auto e dunque limitando l’emissione di gas inquinanti. Tra l’altro questi nuovi mezzi (che possono ospitare fino a 93 passeggeri, di cui 25 seduti) dispongono di una postazione attrezzata per utenti con disabilità motorie e sono dotati di sistema di geolocalizzazione, impianto di climatizzazione e ricircolo dell’aria, contapasseggeri, impianto automatico antincendio a nebulizzazione, pedana manuale per la salita/discesa di utenti con carrozzina, sistema di diagnostica on board, black box di monitoraggio e registrazione parametri di esercizio. Inoltre a bordo è installato un impianto di videosorveglianza a sei telecamere digitali collegate alla centrale operativa di Seta, che in ogni momento può condividere le registrazioni in diretta con le forze dell’ordine.
«Grazie a questo intervento – commenta il presidente di Seta – l’età media della flotta urbana di Reggio Emilia non solo si abbatte drasticamente, ma in pratica si azzera, diventando così la flotta urbana più giovane e moderna dei tre bacini in cui opera l’azienda, primeggiando certamente in ambito regionale e nazionale». Tra il 2021 e il 2023 i nuovi mezzi acquistati da Seta per il territorio reggiano sono stati 86 (di cui 52 urbani e 34 extraurbani), per un investimento complessivo di 24 milioni di euro. Solo il rinnovo della flotta urbana ha comportato un investimento di oltre 15 milioni di euro, di cui 7 a carico del Comune di Reggio, circa 5 milioni della Regione e quasi 4 milioni a carico di Seta. Ma l’operazione non è certo finita. «Nel prossimo triennio – assicura Nicolini – proseguiremo ulteriormente questo percorso, immettendo in servizio altri 56 nuovi mezzi per un investimento complessivo di 19 milioni di euro. In totale, quindi, entro il 2026 saranno ben 140 i nuovi autobus che immetteremo in servizio nel bacino provinciale reggiano, su una flotta complessiva di 280 mezzi». Risolta anche la questione del rifornimento: «Lo scorso settembre abbiamo inaugurato il nuovo distributore aziendale di metano, realizzato grazie a un investimento di circa un milione e 400mila euro, che è in grado di erogare il carburante sia nella tradizionale forma gassosa sia nell’innovativa versione liquida, impiegata dai nostri più recenti mezzi extraurbani, e che è abilitato anche all’erogazione di biometano, di cui Seta prevede un impiego sempre crescente: oggi copre il 15% circa del fabbisogno totale di gas naturale dell’azienda, con l’obiettivo di arrivare al 25% in due anni». Soddisfatti l’assessore regionale alla mobilità Andrea Corsini, il sindaco Luca Vecchi e l’assessore comunale alla mobilità Carlotta Bonvicini, che ieri hanno partecipato all’inaugurazione dei nuovi autobus nella sede di Seta in via del Chionso. «Negli ultimi anni a Reggio Emilia il servizio di trasporto pubblico ha avuto difficoltà derivanti da un problema oggettivo, ovvero l’elevata età media della flotta urbana, che ha ostacolato l’efficienza del servizio e la capacità di attrarre nuovi passeggeri. L’operazione che oggi viene a compimento ha una portata storica, è la realizzazione concreta di un impegno assunto da Comune, enti soci e dall’azienda Seta, e conferma la vocazione della nostra città ad investire nell’innovazione e nella sostenibilità», il commento del primo cittadino. Che ha poi ricordato che la giunta ha appena approvato di investire ulteriori 8 milioni di euro, dal Pnrr, sul trasporto pubblico.
Presente all’inaugurazione anche Stefano Riva, amministratore unico dell’Agenzia per la Mobilità di Reggio Emilia, che ha sottolineato la forza dell’operazione e si è impegnato a gestire al meglio «la sinergia tra le reti esistenti (trasporto pubblico su gomma, su ferro e la rete di piste ciclabili), per dare nuove risposte alle nuove esigenze di mobilità dei cittadini». Non manca un accorato appello che Seta lancia al governo, anche alla luce delle difficoltà vissute dal sistema della mobilità nei tre anni di pandemia: «Crediamo fermamente che investire in nuovi mezzi, nuove tecnologie, innovazione, sicurezza e sostenibilità ambientale sia la via migliore per rilanciare il ruolo determinante del trasporto pubblico, elevarne gli standard qualitativi e recuperare le quote di utenza che, per cause oggettivamente esterne alla nostra attività, si sono perse negli ultimi anni». l
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