Gazzetta di Modena

Reggio Emilia

La stella dei partigiani al Foscato imbrattata con una nuova svastica

Gabriele Farina
La stella dei partigiani al Foscato imbrattata con una nuova svastica

Secondo inquietante episodio dopo il caso del sagrato della cattedrale

05 novembre 2022
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Reggio Emilia Prima la religione, ora la Resistenza. Una nuova svastica appare nella città del Tricolore.

Stavolta il simbolo della Germania nazista è stato disegnato da mani ignote al civico 22 di via Foscato. Dai gradini del duomo si è passati a imbrattare la stella nera dei partigiani, disegnata dai giovanissimi del quartiere.

L’episodio è stato denunciato da Alessandro Fontanesi, storico volto del comunismo reggiano. Fontanesi definisce l’oscenità del gesto sotto due aspetti. Innanzitutto, per la croce uncinata in sé, ben diversa dal valore religioso delle origini, indicata come «simbolo della peste nera che si sta sdoganando in tutta Europa».

L’ex segretario del Partito comunista italiano compie dunque un’analisi del gesto in relazione al quartiere. «È stato volgarmente offeso il valore di un progetto sociale realizzato da bambini e ragazzi nello storico quartiere della città – sottolinea Fontanesi –. I ragazzi del “Progetto Crescere" hanno infatti dato una nota di colore nelle case del Foscato, disegnando le bandierine sotto ogni numero civico, ogni mattonella realizzata ha dunque un significato profondo, di solidarietà internazionale con tutti i ragazzi del mondo. Nessuna volontà politica in quel progetto, eppure i “soliti ignoti” hanno colpito il tricolore con la stella dei partigiani, guarda caso, sempre al Foscato, dove già era stato imbrattato il murale delle partigiane e dei partigiani».

Il denunciante prosegue l’arringa sulla propria pagina Facebook. «Tutto questo non è il frutto del caso – giudica Fontanesi –, conseguenza della volontà, questa sì politica, a ogni livello, di banalizzare la storia della Resistenza, al punto di paragonare ignobilmente i nazisti del battaglione Azov ai nostri partigiani. E se qualcuno pensava che questa fosse una operazione indenne, da ieri (venerdì) sera si iniziano a raccogliere i frutti».

Ferma la condanna di Riccardo Ghidoni, consigliere comunale del Partito democratico. «Un vile gesto al Foscato – scrive Ghidoni sulla stessa piattaforma digitale –. Oggi questa è la nostra bandiera sfregiata. Non è una bravata, ma è un atto deliberato in un quartiere che porta il nome di un partigiano. Un fascista che agisce di nascosto ha deturpato l’opera d’arte dei ragazzini del quartiere. Solo poche settimane fa il progetto dei numeri civici colorati, realizzato da tanti ragazzi, è stato premiato in Sala del Tricolore».

Il motivo del premio è semplice ovvero trasmettere, come sottolinea il consigliere, «un messaggio importante ed evidente di inclusione, integrazione e condivisione, insomma di Comunità».

Ghidoni tiene a ribadire che la comunità del Foscato «tutta unita contrasta questo gesto».