In cento marciano per Magreta: «Basta violenza sulle donne»
Successo per la camminata di solidarietà in risposta all’aggressione sessuale
FORMIGINE In centinaia hanno camminato simbolicamente mercoledì 23 aprile di sera a Tabina di Magreta per lanciare un messaggio: mai più un’altra violenza. Mai più un’altra aggressione sessuale come quello che si è verificata poco più di una settimana fa ai danni di una 65enne che stava passeggiando in pieno giorno. Il ritrovo era fissato alle 21 nel parcheggio del ristorante Bondi, proprio a 200 metri da via Tommaselli, dove quella violenza agghiacciante si è consumata.
Uomini, donne e bambini si sono riuniti durante quello che doveva essere un canonico appuntamento con le passeggiate di prossimità organizzate dai gruppi di controllo di vicinato, ma è diventato qualcosa di più, con un centinaio di persone circa, il sindaco Elisa Parenti incluso, e gente anche da fuori comune e da fuori provincia.
«Vogliamo risposte dal Comune»
Ma a farla da padrone erano soprattutto i residenti della zona, in marcia perché «qui a Magreta non è mai successa una cosa simile, eppure oggi ci troviamo costretti a parlarne. Io vado spesso a correre da sola qui vicino, abito a Magreta da anni. Quando ho scoperto cosa era successo sono rimasta scioccata. Ci ha colpito profondamente. Vogliamo sentirci al sicuro quando usciamo di casa, oggi siamo qua per questo» commenta Roberta Righi, una residente del posto.
In marcia non mancano tante mamme che pensano ai propri figli, come Monica Baraldi: «Io ho due figlie piccole, sono ragazzine. La sera escono a Magreta con le amiche e dopo quello che è successo mentirei se dicessi che sto tranquilla quando sono fuori. Vogliamo delle risposte concrete dal Comune, è successo un fatto davvero grave e serve mettere in campo tutto quello che è a disposizione per evitare si ripeta». C’è anche chi ha fatto più di qualche chilometro in macchina per venire alla camminata, è il caso di Giuliano Bellentani, Mirco Rebuttini e Crisitan Rossi, arrivati da Casalgrande.
«Sicurezza per noi e per i nostri cari»
«Siamo qui per manifestare per le donne, è assurdo che non si possa andare in tranquillità a camminare in pieno giorno – commentano – Vogliamo sicurezza per noi e i nostri cari, vogliamo girare tranquilli e non avere paura. Sì, abbiamo fatto qualche chilometro ma era giusto venire per lanciare un segnale».
Il giro è proseguito per circa un’ora lungo via Don Franchini e le strade del quartiere residenziale alle porte di Magreta presidiate da carabinieri, polizia locale e volontari. Un centinaio le persone presenti ma non tutti sono soddisfatti: «Mi aspettavo più gente di Magreta alla camminata visto quanto successo. Speriamo aumenti l’attenzione su questo problema di sicurezza, come cittadina mi aspetto risposte dal Comune, anzi, le pretendo. L’amministrazione deve fare qualcosa, è successo un fatto davvero grave sul territorio» aggiunge Cristina Avironidis.
Parenti: «Bella risposta dei cittadini»
«C’è stata davvero una bella risposta da parte dei cittadini di Magreta e non solo. Una partecipazione importante per rispondere con i fatti a quello che è successo» ha commentato il sindaco di Formigine Elisa Parenti durante la passeggiata.
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