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L’intervento

Castelfranco, abbattuti sei pioppi nel parco Mezzaluna. Il Comune: «Erano pericolosi»

di Ginevramaria Bianchi

	Nei giorni scorsi sono stati abbattuti sei alberi nel parco della scuola dell’infanzia Mezzaluna di via Masaccio a Castelfranco
Nei giorni scorsi sono stati abbattuti sei alberi nel parco della scuola dell’infanzia Mezzaluna di via Masaccio a Castelfranco

I residenti però non ci stanno: «Non era necessario»

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CASTELFRANCO. L’abbattimento di sei alberi di pioppo bianco nel parco della scuola dell’infanzia Mezzaluna di via Masaccio ha acceso un acceso confronto tra cittadini e amministrazione. Dopotutto, si parla di un filare storico e, per molti residenti, si trattava di un pezzo di memoria condivisa, un riferimento quotidiano, un rifugio naturale durante le estati. E ora, davanti ai tronchi tagliati e al vuoto lasciato tra i giochi dei bambini, la rabbia si è fatta strada.

I residenti si sono detti apertamente colti di sorpresa: «Pensavamo fossero eterni – raccontano – . I resti dei poveri tronchi ci appaiono alla vista sanissimi, addirittura belli, e l'improvvisa morte per mano dell'uomo rimane senza nessuna spiegazione logica». I toni di alcune voci diventano anche più duri: si parla di «isterica follia di un potere ignorante e arrogante», e si insinua che dietro l’intervento possano esserci fastidi stagionali o pressioni esterne.

E allora il Comune, dal canto suo, ha replicato in maniera netta e con dovizia di dettagli. A parlare è il vicesindaco Alessandro Salvioli, che ha spiegato come l’intervento non sia stato né improvvisato né dettato da ragioni superficiali: «A seguito di un’approfondita verifica tecnica sullo stato di salute degli alberi – afferma – è emersa la necessità di procedere all’abbattimento. Gli esemplari erano in condizioni strutturali compromesse, e non garantivano più la sicurezza di bambini, famiglie e personale scolastico. In particolare, in un contesto così sensibile come quello di una scuola dell’infanzia, non si possono correre rischi».

Secondo quanto riferito, gli alberi presentavano segni evidenti di instabilità, e il rischio di caduta – soprattutto in caso di maltempo – era stato segnalato dai professionisti incaricati. Proprio per questo, Salvioli è intervenuto anche sulle accuse più polemiche: «Nessun “nasino vicino al potere” ha influenzato la decisione. Queste sono illazioni sono gravi e diffamatorie».

La rimozione, inoltre, sarebbe stata programmata in modo da arrecare il minor disturbo possibile: «Abbiamo volutamente scelto il periodo delle vacanze pasquali e dei ponti festivi per eseguire l’intervento, in modo da evitare disagi ai bambini e alle famiglie».

Sul fronte ambientale, poi, l’amministrazione sottolinea che non si tratta di una perdita irreversibile: «È importante sottolineare che verrà avviato un progetto di ripiantumazione, compatibilmente con i cicli vegetativi – prosegue il vicesindaco – che restituirà lo stesso numero di alberi abbattuti, garantendo così la continuità della funzione ambientale e paesaggistica dell’area».

«Siamo consapevoli – conclude Salvioli – che il valore di un albero va ben oltre la sua funzione ecologica. Tuttavia, la responsabilità primaria dell’amministrazione è quella di garantire la sicurezza di tutti, in particolare dei più piccoli».  

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